Tour de France, Pogacar vince in solitaria. Vingegaard è la nuova maglia gialla

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 6 Luglio 2023 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA
Tour de France, foto Ansa

(foto Ansa)

Lo sloveno Tadej Pogacar, 24 anni, capitano della corazzata UAE Emirates, ha vinto in solitaria la tappa Pirenaica delle mitiche vette Aspin e Tourbalet. Lo sloveno ha battuto l’intera Jumbo Visma che aveva lavorato dal primo al penultimo km. Vingegaard secondo (+24”), si è consolato indossando la nuova maglia gialla. Per Pogacar è la decima vittoria di tappa in carriera al Tour de France.

L’ordine di arrivo

Primo Pogacar in 3h54’27”, secondo Vingegaard (+24), terzo Johannessen (+1’22”). A seguire: Guerriero (+2’06”), Shaw (+2’15”). L’ex x maglia gialla Hindy è arrivato al traguardo con un ritardo di 2’39”. Finito il sogno. L’Australiano è stato costretto ad abdicare allo strapotere di Vingegaard e Pogacar.

La classifica generale

Primo Vingegaard, secondo Pogacar (+25), terzo Hendley (+1’34”). A seguire : Simon Yates (+3’14”), Carlos Rodriguez (+3’30”).

Tappa pirenaica piena di emozioni

Sesta tappa. È il giorno di due mitici passi nel cuore dei Pirenei : l’Aspin (1.490 m.) e il leggendario Tourmalet (2.115 m.). Tappa con 4 GPM in 144,9 km. Da Tarbes a Cauterets-Cambasque. Partenza dopo il ribaltone della quinta frazione: Hendley, l’australiano d’Abruzzo nuova maglia gialla; Vingegaard secondo (+47”), Ciccone terzo (+1’03”). Pogacar sesto (+1’40”). Avvio di Tour sorprendente e bello. Saltati tutti i pronostici della vigilia. E anche la sesta frazione non è stata avara di emozioni. Partenza alle 13.26: Powless vince il primo GPM, Coquard lo sprint intermedio. Powless si ripete sull’Aspin (e conquista la maglia a pois), secondo Guerriero. Ai -58 km comincia la salita del Tourmalet (17,1 km al 7,3%), GPM ovviamente “Hors Categorie”. In testa 14 uomini, il gruppo è a 4’51”. Selezione inevitabile. Van Aert fa l’andatura con generosità ed eleganza.Folla, camper, tende, bandiere a bordo strada. Arriva il presidente Macron (applausi di cortesia). Al comando restano in cinque. Il gruppo guadagna. A 2 km dalla vetta allunga Vingegaard, Pogacar a ruota. Spettacolo puro. Publico straripante. Passa per primo Johannessen , secondo Guerriero. In affanno la maglia gialla. In discesa si registrano punte di velocità pazzesche (100,3 km/h, Pogacar).

Finale entusiasmante

Ultimi 20 km. Il gruppo maglia gialla è a 2’20”. In testa 8 uomini. Ai -16 comincia l’ultima salita. Il drappello è guidato dai Jumbo (Van Aert, Vingegaard ) e Pogacar. A ruota Johannessempn, Powless, Shaw, Guerriero, Kwiatkowski. Ai -4,6 l’immenso Van Aert cede il comando a Vingegaard tallonato da Pogacar. I due fenomeni volano verso il traguardo nel tripudio di una folla straripante. Ai -2,7 km scatta Pogacar e guadagna una manciata di secondi. Vingegaard regge come può. Pogacar vola e va a vincere nettamente, a braccia alzate. Vingegaard è secondo a 25”. Il Tour resta apertissimo e il duello fra i due titani incendia le fantasie dei tifosi. Va detto: giornata memorabile.

La tappa di venerdì

Da Mont de Marsan a Bordeaux di km 170. Dopo due tappe consecutive per scalatori ecco una frazione per velocisti. Solo 800 metri di dislivello. Un solo GPM (facile e breve al 4,4%). Dal Dipartimento Landes alla Gironda, piena Guascogna. Terra di vini pregiati, in testa a tutti lo Chateau Lafite Rothschild.