Gb, crisi. Brokers, traders e banchieri della City sono pagati troppo

Pubblicato il 9 Novembre 2011 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA

Il distretto finanziario di Londra, ovvero la City

LONDRA, GRAN BRETAGNA – I dipendenti della City, il distretto finanziario di Londra, in stragrande maggioranza ritengono che brokers, traders e banchieri siano troppo pagati.

Ne dà notizia un rapporto dell’Institute St. Paul, legato alla Cattedrale di St. Paul, in coincidenza con il 25esimo anniversario del Big Bang, la deregulation delle regole al London Stock Exchange decisa all’epoca di Margaret Thatcher per rilanciare la piazza di Londra rispetto a Wall Street.

Il rapporto doveva essere pubblicato a ottobre – le nuove regole alla LSE furono annunciate a sorpresa il 27 ottobre 1986 – ma fu poi rinviato a causa della protesta anti-capitalista degli indignados che da tre settimane occupa il sagrato della chiesa. Il rapporto, intitolato ‘Valore e Valori: Percezioni sull’Etica nella City di oggi’, e’ basato su 515 interviste fatte dall’organizzazione di ricerche di mercato ComRes in agosto.

Il 66 per cento degli interpellati ha detto che i trader sono pagati troppo, al pari dei Ceo di societa’ Ftse 100, avvocati e banchieri. Nel corso dell’inchiesta sono state fatte domande sull’etica dei bonus: per due terzi degli interpellati ”stipendi e premi di fine anno” sono la prima motivazione per il lavoro seguiti di parecchie lunghezze da un ”reale interesse” nelle proprie attivita’. Il sondaggio, coordinato da Giles Fraser, il canonico della Cattedrale che si e’ dimesso dopo aver espresso appoggio ai manifestanti di Occupy the City, apre uno spiraglio sulla mentalita’ dei lavoratori dello Square Mile:

Il 75 su cento crede che in Gran Bretagna ci sia un divario troppo grande tra ricchi e poveri mentre poco piu’ della meta’ e’ convinto che la deregulation dei mercati ha provocato comportamenti meno etici tra chi si occupa di finanza. Nell’introduzione al rapporto Fraser scrive che ”il fatto che il trading e’ oggi cosi fortemente mediato dalla tecnologia e si fonda meno sul contatto umano che in passato puo’ aiutare a spiegare come un senso di dovere morale sia venuto a mancare”.

Le transazioni online al posto di quelle dal ‘floor’, al pari dell’abolizione delle commissioni fisse e all’abolizione delle barriere tra i diversi mercati finanziari e tra stockjobbers (le societa’ di intermediazione) e stockbrokers furono i capisaldi della riforma della Borsa di Londra approvata in piena era Thatcher.