Aborto, la profezia di The Young Pope: Papa Francesco “anticipato” da Sorrentino

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2016 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA
Aborto, la profezia di The Young Pope: Papa Francesco "anticipato" da Sorrentino

Aborto, la profezia di The Young Pope: Papa Francesco “anticipato” da Sorrentino

CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco estende la facoltà per i sacerdoti di assolvere il peccato dell‘aborto per sempre. E vengono in mente le parole del cardinale Michael Spencer, padre spirituale di papa Pio XIII nella fiction “The Young Pope” firmata da Paolo Sorrentino.

Nella sua lettera apostolica Misericordia et Misera, il pontefice scrive: “Perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto. Quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario”.

Papa Francesco naturalmente non sminuisce la gravità dell’aborto, ma sottolinea la grandezza della misericordia di Dio: “Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l‘aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre”.

In queste parole sembra di sentire l’eco di quelle pronunciate dal cardinal Spencer a Pio XIII, interpretato da Jude Law. Ne riportiamo alcuni brani, ripresi da La Repubblica: 

Cardinale Michael Spencer: “Dio non è per te, Lenny: è per gli uomini che non sanno che farne della libertà. Stai sbagliando sull‘aborto. Stai spargendo un dolore che neanche riesci a capire ed è la cosa peggiore che può fare un essere umano. Hai fatto proprio il genere di errore che andava a tutti i costi evitato: introdurre tesi che prese singolarmente sono vere, ma che sommate insieme costituiscono un sistema… eccessivamente rigido”

Papa Pio XIII:Quando si parla di aborto la rigidità è l’unica alternativa. È inutile girarci intorno: è un crimine. Proibito e punito dal Libro dell’Esodo: capitolo 21, versi 22-25 e tu lo sai. 22: “Se degli uomini vengono a lite e percuotono una donna incinta in modo da farla abortire, ma senza alcuna disgrazia, allora il colpevole sarà sanzionato secondo quanto il marito della donna imporrà e allora pagherà attraverso un arbitrato”. (…) La Chiesa si è sempre attenuta a questa tradizione ed è soltanto il moderno lassismo che vuol trasformare in diritti i peccati. Non certo per incoraggiarli: nessuno è davvero a favore dell’aborto. Ma per indebolire il principio di autorità”

Cardinale Michael Spencer: “Ma per favore Lenny, sai bene che quei versetti sono un po’ più complicati di così. (…) Che l’aborto sia un disordine morale grave è assolutamente fuori discussione. È così che ha detto San Giovanni Paolo II, e quelle tre parole ‘disordine morale grave’ sono fondate sull’infallibilità papale e tuttavia nel 1591 papa Gregorio XIV con la bolla Sedes Apostolica restrinse la scomunica al solo aborto del feto già animato, introducendo una distinzione che era ed è un monito a non fare di tutta l’erba un fascio”

Papa Pio XIII: “Ne ho abbastanza delle distinzioni”

Cardinale Michael Spencer: “Anche per San Tommaso d’Aquino, e fino alla metà del XIX secolo, l’aborto viene ritenuto tale soltanto dopo che il feto ha ricevuto l’anima e questo accade solo al terzo mese di gravidanza”

(…) Cardinale Michael Spencer: “Io ti imploro Lenny, devi rivedere la tua posizione sull’aborto: duro sul principio, morbido sulla pratica”

Papa Pio XIII: “L’aborto è una chiusura alla vita”

Cardinale Michael Spencer: “Ma chi se ne frega della vita Lenny! La vita non è uno stupido soprammobile poggiato sul comò del niente. La vita è fatta per essere usata, e per essere usata bene, anche ad amare ad essere amati. E lascia che ti ricordi quello che Sant’Alfonso diceva dell’aborto. In un aborto sono tutti colpevoli, tutti eccetto la donna”.