ROMA – Per ora niente direzione del Tg2 per Susanna Petruni ma interim al vice anziano Mario De Scalzi e stop alle vice direzioni al Tg1. L’1 aprile in Cda il direttore generale della Rai Mauro Masi avrebbe proposto di rinviare il pacchetto di nomine a fronte di richieste di approfondimenti avanzate dai consiglieri in particolare da Angelo Maria Petroni, componente del consiglio indicato dal Tesoro. Ma il direttore generale della Rai ha fatto sapere che di nomine se ne parlerà dopo gli approfondimenti.
Una discussione che per il consigliere Alessio Gorla potrebbe ripartire già la prossima settimana e non da zero. Di certo c’è che oggi la direzione del Tg2 andrà ad interim al vicedirettore ‘anziano’. Nomina, questa, passata a maggioranza: a favore i cinque consiglieri di maggioranza e il presidente Garimberti, contrari i tre dell’opposizione, con il consigliere De Laurentis soddisfatto per il rinvio ma che annuncia ricorso in quanto l’interim per De Scalzi, a suo avviso, ”viola il regolamento sul termine di 24 ore per la formalizzazione dei nomi in Consiglio”.
Ora sia l’opposizione che il presidente Paolo Garimberti hanno chiesto di approfittare del rinvio per cercare una soluzione condivisa. In particolare Garimberti ha sottolineato di essere ”particolarmente lieto che oggi non si sia proceduto con nomine che avrebbero lacerato il Cda. E’ stato un comportamento responsabile che ci consente di avere ancora tempo per giungere a scelte ampiamente condivise”.
E, ha aggiunto Garimberti rispondendo in quest’ultimo punto a De Laurentiis: ”Il Tg2 aveva urgentemente bisogno di un responsabile ai sensi di legge”. E anche il consigliere di maggioranza Antonio Verro si è augurato che ”al più presto si vengano a creare le condizioni per una nomina alla direzione al Tg2 condivisa”. La collega Giovanna Bianchi Clerici (area Lega) interpellata in merito ha osservato: ”E’ sempre preferibile una scelta unanime, dopodiche’ sappiamo bene che per l’approvazione basta un risultato a maggioranza”.
Il consigliere di minoranza Rizzo Nervo ha auspicato che ”il ritiro, perché di ritiro si è trattato, delle proposte di nomina al Tg1 e al Tg2 induca il dg a capire che gli atti di forza non fanno bene alla Rai”. In sintonia il collega dell’opposizione Giorgio Van Straten che ha puntualizzato: ”sulle nomine alla Rai la prossima settimana si ripartirà da zero. Immagino che i motivi per cui sono state ritirate oggi siano uguali anche la prossima settimana, perche’ soprattutto è stata valutata la considerazione che io e il consigliere Rizzo Nervo abbiamo fatto sulla nomina di un esterno (il riferimento è alla proposta del dg di nominare vicedirettore del Tg1 anche Franco Ferraro di Sky), nell’attuale situazione economica della Rai: e’ una cosa che avrebbe interessato la Corte dei Conti”.
Motivi questi che, per alcuni componenti del cda, sarebbero proprio alla base della richiesta di approfondimenti da parte di Petroni. Sul consigliere infatti, come sulla Bianchi Clerici, pesa già la sentenza della stessa Corte sul caso Meocci. Secondo il consigliere di maggioranza Alessio Gorla ”non si ripartirà da zero la prossima seduta. E questo perché – ha spiegato – approfondire vuol dire discutere ed eventualmente trovare giustificazioni, ad esempio sulla necessità della nomina di un esterno perché portatore di professionalità ed esperienza non presenti in Rai”.
Un plauso al rinvio è arrivato dall’Usigrai: ”Il ritiro delle nomine proposte – ha osservato il segretario Carlo Verna – dal Dg Masi con un’inaccettabile logica spartitoria rappresenta un punto a favore dell’azienda del servizio pubblico”.