Rai. Scandalo regali di Natale: Gubitosi risana, taglia e licenzia

Rai bonifica ufficio regali dopo 4 anni di scialo e sperpero
Rai bonifica ufficio regali dopo 4 anni di scialo e sperpero

ROMA – Rai, ufficio “omaggi”: 500 mila € in regali a pioggia. Gubitosi licenzia manager. Prima una lettera anonima, poi una interrogazione parlamentare, infine i sigilli del direttore generale all’ufficio “omaggi della Rai con lettera di licenziamento per il manager responsabile.

C’è n po’ aria di santificazione di Gubitosi, grazie a una tempestiva interrogazione  da sinistra in Commissione di vigilanza  quasi a bilanciare il martellamento da destra di Renato Brunetta, anche se Brunetta punta ai milioni e qui si parla di spiccioli.

Al centro la moralizzazione della Rai, anche se le cifre, rilevanti in valore assoluto, sono minima cosa per una azienda con le dimensioni della Rai e che certamente ha dovuto agire come i concorrenti nell’elargire doni, come consuetudine ad esempio a Natale.

I destinatari dei regali, per giunta, non sono “tracciabili” ma questa è la regola elementare se non vuoi fare finire sui giornali, prima o poi, il nome della persona che hai beneficato. Se poi nell’elenco segreto c’è anche la fidanzata di qualche ministro questo rientra nelle regole non scritte di un gioco perverso ma difficilmente modificabili.

Aldo Fontanarosa, anche lui come un po’ tutta Repubblica totalmente abbagliato dal flgore di San Luigi Gubitosi, riferisce e rivela il fatto straordinario della parziale conclusione dell’ultimo scandalo dei regali a pioggia elargiti da una struttura interna Rai che in 4 anni e mezzo ha speso mezzo milione di euro per distribuire orologi, penne, gemelli, bracciali ecc…Omaggi di cui in molti casi non si sa bene nemmeno chi fosse l’effettivo destinatario.

Il direttore generale Luigi Gubitosi era stato avvertito della situazione-regali da una lettera anonima recapitata per conoscenza anche al presidente Anna Maria Tarantola ed altri dirigenti: la lettera, benché “livorosa” (Aldo Fontanarosa, La Repubblica) e anonima, viene presa in considerazione, tanto che viene avviata un’indagine interna.

Del caso si è occupato anche il Parlamento. Salvatore Margiotta del Pd chiede alla Rai di spiegare. La risposta conferma gli allarmi e le preoccupazioni: la Rai riconosce “criticità nella gestione degli omaggi e dei beni promozionali in ordine alla loro movimentazione e tracciabilità”.

Aggiunge la Rai che dopo un regolare procedimento disciplinare sono stati presi i provvedimenti del caso: il manager responsabile è stato raggiunto da lettera di licenziamento. Sul quale si preannuncia un’aspra battaglia legale, dal risultato non pronosticabile.

 

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