Tg1 e non solo. A settembre via Minzolini, Liofredi, Mazza

Pubblicato il 15 Luglio 2011 - 13:36| Aggiornato il 16 Luglio 2011 OLTRE 6 MESI FA

La crisi aziendale della Rai, con i conti i rosso, il calo di ascolti e il crollo delle inserzioni pubblicitarie, spingerà il Cda a una girandola di sostituzioni. A settembre salterà il direttore del tg1 Augusto Minzolini. Via anche il direttore di Rai 1 Mauro Mazza e il direttore di Rai 2 Massimo Liofredi. La Sipra, la concessionaria della pubblicità Rai, ha corretto le previsioni sui mancati introiti da spot: nel 2011 a bilancio mancheranno 70 milioni di euro. la certificazione del nuovo corso del Cda è sintetizzato dal consigliere di maggioranza Antonio Verro: “la crisi è grave, non è solo colpa di Minzolini”.

Dopo la cacciata di Masi, anche per Minzolini è venuto meno lo scudo Pdl. E’ vero, i numeri parlano chiaro, ma l’impressione è che il nuovo corso impresso dal direttore generale Lei non ha solo motivazioni, diciamo così, ragionieristiche. Il tempo dei Masi e Minzolini è tramontato perché la loro missione è conclusa. Non esattamente in gloria. Hanno rispettato il mandato ma, forse, un eccesso di zelo ha compromesso la campagna di liberazione dai vari Santoro ecc. Anche il ridimensionamento a vantaggio di Mediaset, se è stato deliberato, avrebbe dovuto essere più morbido. Si poteva farlo senza dare così nell’occhio. Minzolini e Masi dovevano risolvere un problema, son diventati fonte di imbarazzo. Senza contare che, nonostante il declino e la zavorra dei conti, o forse proprio per questo,  la Rai resta un piatto ambitissimo per tutti i partiti. La Lega, ad esempio, è un partito come tutti gli altri e soprattutto ha fame come tutti gli altri. E non sarebbe carino da parte di Berlusconi, lasciare agli alleati un piatto vuoto.