Colpo di Stato in Guinea-Bissau, il video dei militari che annunciano la presa del potere: arrestato il presidente Embalò - Blitz Quotidiano
Una compagnia di ufficiali della Guinea-Bissau, che si autodefinisce “Alto Comando Militare per il Ristabilimento dell’Ordine”, ha annunciato di aver preso “il totale controllo del Paese fino a nuovo avviso”. La dichiarazione del colpo di Stato, diffusa tramite un video, è stata letta presso il quartier generale delle forze armate dal generale Dinis N’Canha, capo della casa reale militare presso il palazzo presidenziale. L’azione dei militari è stata denunciata dal presidente Umaro Sissoco Embalò, che ha contattato personalmente la rivista francese Jeune Afrique dichiarando di essere stato arrestato all’interno del palazzo presidenziale della capitale Bissau, insieme al ministro dell’Interno e ai più alti vertici militari del Paese. Il presidente ha inoltre accusato Antonio Indjai, capo di Stato maggiore dell’esercito, di essere alla guida del colpo di Stato.
L’annuncio del colpo di Stato
Dopo la presa del potere, a distanza di qualche giorno dalle elezioni presidenziali, i golpisti hanno annunciato alcune misure, tra cui la sospensione del processo elettorale in corso, l’annullamento dei risultati e la sospensione dei programmi sui media. Inoltre, hanno annunciato che “tutti i confini sono stati chiusi”, invitando la popolazione a mantenere la calma. Come riportato da RFI (Radio France Internationale), la situazione appare sotto controllo, con gli uomini della guardia presidenziale che controllano le strade strategiche che portano al Palazzo.
Dinis N’Tchama, durante l’annuncio del colpo di Stato, ha affermato che si trattava di una reazione alla “scoperta di un piano in corso” volto a destabilizzare il Paese, aggiungendo che “cittadini nazionali e stranieri” hanno tentato di “manipolare i risultati elettorali per attuare questo piano”. Per il Paese si tratta del quarto colpo di Stato da quando è stata proclamata l’indipendenza, nel 1973, senza considerare altri numerosi tentativi di golpe non andati a segno.
