Il presidente colombiano Petro parla a New York al corteo pro-Palestina: "Un esercito di salvezza per liberare Gaza". Gli Usa gli revocano il visto (foto da video) - Blitz Quotidiano
Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato su X di voler revocare il visto al presidente colombiano di sinistra Gustavo Petro che nei giorni scorsi aveva preso parte a una manifestazione a favore di Gaza a New York. Il Dipartimento di Stato americano ha motivato così la decisione della revoca del visto: “Il presidente colombiano Gustavo Petro si è fermato in una strada di New York e ha chiesto ai militari americani di disobbedire agli ordini incitando alla violenza”.
Petro ha minimizzato la revoca del visto Usa scrivendo sul suo account ufficiale di X: “Non mi importa. Non ho bisogno del visto (Usa), ma dell’Esta, perché ho anche cittadinanza europea e mi considero una persona libera nel mondo”. Il presidente del Paese sudamericano ha infatti anche la cittadinanza italiana, come ha ricordato qualche giorno fa lui stesso. Le sue origini italiane sono dovute ad una vecchia parentela arrivata in Sud America da vicino Milano.
Cosa ha detto Petro a New York ai sostenitori della Palestina
Queste le parole del primo presidente di sinistra che ha vinto le elezioni in Colombia: “Non ho nulla contro il popolo ebreo, né contro Israele, dove ho tanti amici”, ha chiarito il presidente colombiano durante la manifestazione contro il genocidio a Gaza che si è tenuta venerdì scorso a Manhattan, ribadendo l’intenzione di proporre all’80esima Assemblea generale dell’Onu l’idea di costituire “un esercito per la salvezza del mondo con la finalità di liberare la Palestina”.
Petro, che impugnava un megafono, ha aggiunto che “basterebbe il sostegno di due terzi” dell’Assemblea, a far nascere l’esercito che “dovrà essere più grande di quello statunitense” per “far rispettare il diritto internazionale”. Poi , riprendendo quanto proposto già durante il suo discorso al Palazzo di Vetro, il leader di Bogotà ha rivolto l’appello ai soldati Usa a “disobbedire agli ordini di Trump” e “non puntare i fucili contro l’umanità”.
L’annuncio da parte del Dipartimento Usa è arrivato quando Petro era già sul volo di ritorno a Bogotà. A contestare quanto deciso dagli Usa è stato il ministro dell’Interno colombiano Armando Benedetti, il quale ha replicato sostenendo che Washington dovrebbe “togliere il visto a Netanyahu”, ma “l’impero lo protegge” e “se la prende con l’unico presidente capace di dire la verità in faccia” al premier israeliano.
