Napoli, killer ragazzini sparano a guardia giurata

Pubblicato il 21 Aprile 2010 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

Lo hanno ucciso per rubargli la pistola di ordinanza. E’ successo a Napoli il 17 gennaio del 2009: ora un video choc racconta quello quanto accaduto.

Ad essere freddato è la guardia giurata Umberto Concilio, 27 anni, mentre insieme ad un collega ispeziona  le saracinesche dei negozi. Umberto, poche ore dopo avrebbe compiuto 28 anni. L’ultimo negozio da controllare è una banca alla fine della strada che dà su Castel Capuano. Sarebbe andata così se solo, contemporaneamente, Manuel Brunetti, 17 anni, insieme con un complice non fosse stato lì ad attenderlo dietro l’angolo, proprio all’incrocio con via Pietro Colletta. Mentre i due vigilantes, passo dopo passo, percorrono via Tribunali, la distanza fra loro e i ragazzini si riduce.

Dal filmato ripreso dalle telecamere della banca, si nota l’attesa, il temporeggiare, il nervosismo dei due ragazzini che attendono la preda. Umberto Concilio e il suo collega giungono all’incrocio. Il tempo di vederli sbucare. I due, armati, scattano e raggiungono i vigilantes in due secondi. Con la freddezza del killer professionista, uno dei due stendendo il braccio punta la pistola dritto al volto delle guardie giurate.

E’ un attimo, poi due lampi. Concilio è a terra, e mentre un lago di sangue comincia ad allargarsi sotto di lui le auto fanno retromarcia, la gente scappa, i motorini girano bruscamente. E i killer-bambini sono già imboscati fra i vicoli di Partenope. Umberto Concilio, morto il giorno dopo in ospedale, è stato ucciso il 17 gennaio 2009 solo perché volevano rubargli la pistola di ordinanza.

Manuel Brunetti è stato arrestato sei mesi più tardi, e rinchiuso nel carcere minorile di Airola. Anche lì, ha dato problemi. Il 26 ottobre scorso, durante la pausa per la cena, insieme ad altri quattro detenuti riuscì ad immobilizzare le guardie carcerarie aggredendole all’interno del refettorio con diversi pugni al volto. Prese le chiavi da uno degli agenti di custodia, la banda uscì dall’istituto di pena rubando un’auto parcheggiata poco distante.

Neanche il blocco improvviso dell’auto dovuto all’antifurto che scattò dopo pochi metri— riuscì ad arrestare la corsa dei fuggiaschi, che, bloccata un’altra auto, proseguirono imperterriti nella propria corsa: lauto venne trovata la mattina dopo a Torre del Greco.

Brunetti, l’ultimo degli evasi ad essere preso, venne arrestato nuovamente il 24 novembre scorso in un’abitazione di Pinetamare.