Whitney Houston, “I Will Always Love You” torna in testa alle vendite

Pubblicato il 14 Febbraio 2012 - 06:19 OLTRE 6 MESI FA

LOS ANGELES – Mentre i suoi fan dovranno aspettare due mesi per sapere la verità su Whitney Houston, trapelano indiscrezioni sulle cause della morte della cantante americana.

Sui risultati dell’autopsia è  stato imposto per il momento il “segreto istruttorio per ragioni di sicurezza”. Secondo il vice capo dell’ufficio medico-legale della contea di Los Angeles, Ed Winter, le cause del decesso saranno stabilite con le analisi tossicologiche supplementari richieste dalle autorità competenti. Ci vorranno dalle sei alle otto settimane. “Allo stato”, si è limitato ad aggiungere, “non sussistono segni di omicidio”.

La polizia ha riferito che la cantante è stata trovata sott’acqua (nella vasca da bagno) e già apparentemente priva di conoscenza.

Ma secondo il sito Tmz, specializzato in celebrità e noto soprattutto per aver dato per primo la notizia della morte di Michael Jackson, Whitney Houston non sarebbe morta annegata, ma a causa di un cocktail fatale di Xanax e altri farmaci, mescolati con l’alcool, secondo quanto avrebbe riferito il medico legale della contea di Los Angeles alla famiglia. Il ‘coroner’ avrebbe detto alla famiglia che nei polmoni non è stata ritrovata acqua sufficiente da poter dire che la cantante sia annegata: probabilmente è morta prima che la testa finisse sommersa. Del resto, per calmarsi prima dei concerti, la ‘soul diva’ pare che prendesse abitualmente lo Xanax.

La Houston, sempre secondo Tmz, sosteneva di avere attacchi di panico e ansia e che lo Xanax la aiutasse ad alleviarli. – Tutti i suoi collaboratori (il parrucchiere, lo stilista, la guardia del corpo) erano al corrente della sua debolezza, ma quel pomeriggio nessuno ha detto di averla vista assumere anti-depressivi: la star era di ottimo umore, ma la sera avrebbe dovuto esibirsi al party organizzato da Clive Davis -produttore e grande amico della Houston- e che tutti gli anni precede la consegna dei Grammy Awards.

Chi ha visto la Houston nelle ore precedenti la morte, secondo le testimonianze raccolte dalla stampa, ha raccontato che dietro il sorriso che mostrava a tutti traspariva un aspetto disordinato, sia nell’abbigliamento che nei capelli, bagnati e gocciolanti. Whitney agitava freneticamente le mani mentre parlava. C’è chi l’ha vista aggirarsi in modo infantile attorno alla sala da ballo, chi ha avuto l’impressione che vagasse senza meta nella hall dell’hotel.

La famiglia teme ora per la figlia Bobby Kristina, che sarebbe in uno stato pietoso e potrebbe essere a breve affidata a una clinica di riabilitazione. Tra l’altro, proprio il giorno prima della morte della star, rivela ancora Tmz, la figlia si era addormentata anche lei in una vasca da bagno e nello stesso albergo. Secondo il sito, ad allertarsi sono stati gli amici della 18enne, nata dalla turbolenta relazione tra la Houston e il cantante Bobby Brown: la ragazza non rispondeva ai loro richiami alla porta ed è stata chiamata la sicurezza per far aprire la stanza e tirar fuori la giovane dalla vasca.

L’incidente è accaduto sullo stesso piano dove la Houston è stata trovata morta il giorno dopo, in una camera che tra l’altro era stata prenotata a nome di Whitney.

Nelle ore successive alla morte della madre, la giovane – che sarebbe in uno stato pietoso, “isterica, stremata e inconsolabile” – è stata poi ricoverata per due volte e la famiglia, sempre secondo Tmz, teme che possa avere propositi suicidi, tanto che si sta pensando di affidarla a una clinica di riabilitazione. Il corpo di Whitney Houston sarà consegnato alla famiglia oggi 15 febbraio. Intanto, il notissimo brano “I Will Always Love You” (il singolo più venduto al mondo con 16 milioni di copie) è balzato in testa alle vendite di iTunes. Su Amazon i brani della Houston occupano 10 delle prime 20 posizioni. Come successe dopo la morte di Michael Jackson.

Oltre a questa hit, Whitney aveva già raggiunto un successo strepitoso nel 1987 con il suo secondo album intitolato semplicemente “Whitney”. Il disco è preceduto dalla super hit internazionale “I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me)”. La canzone è entrata di diritto nelle canzoni simbolo degli anni Ottanta. Basta riascoltarla una volta per ricordarsi l’impatto che ebbe, in quegli anni, un personaggio come Whitney Houston.