Santiago de Compostela, macchinista al telefono a 192 km/h quando deragliò

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Luglio 2013 - 18:12 OLTRE 6 MESI FA
Santiago de Compostela, macchinista al telefono a 192 km/h quando deragliò

Francisco Josè Garzon Amo (Foto da Facebook)

MADRID – Francisco José Garzon Amo, il macchinista del treno deragliato a Santiago di Compostela, non era solo “distratto”, come ha ammesso di fronte agli inquirenti: secondo la stampa spagnola, che riprende fonti giudiziarie, nel momento dell’impatto Garzon stava parlando al telefono. Per questo frenò in ritardo. 

Quando azionò il freno, il convoglio stava andando a 192 chilometri orari e al momento dell’impatto a 152. Nella curva ”A Gradeira” di Arois, luogo dell’incidente, il limite è di 80 km/h, ma alcuni tecnici interpellati dai media nei giorni successivi al deragliamento, hanno sostenuto che è strutturata in modo da garantire la stabilità del treno fino a un 50 per cento oltre il limite.

Francisco Garzon Amo è accusato di omicidio colposo plurimo per “imprudenza”. Secondo le prime indiscrezioni aveva consultato poco prima del deragliamento una cartina; poi avrebbe avuto una telefonata con i tecnici della società ferroviaria Renfe, forse per discutere dei piani di viaggio. Il freno fu azionato una manciata di secondi prima dell’impatto, troppo pochi per ridurre la velocità e portarla sui livelli di sicurezza.