Chaouqui e la contessa Olori del Poggio: i nobili di Roma…

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Dicembre 2015 - 10:32 OLTRE 6 MESI FA
Chaouqui e Olori del Poggio: nobiltà nera prende le distanze

Francesca Immacolata Chaouqui

ROMA – La nobiltà romana contro Francesca Immacolata Chaoqui, presunto “corvo” dell’ultimo capitolo Vatileaks: “Avrebbe parlato anche con i muri risultando gradevole anche a questi”, dice qualcuno, in rappresentanza di quei pochi nomi veramente legati al Vaticano, come i Borghese, i Torlonia, I Colonna, i Barberini. Lo dice a Michela Tamburrino della Stampa, che ha raccolto anche qualche dubbio, da parte degli stessi blasonati doc, sulla nobiltà (almeno formale) di Marisa Pinto Olori del Poggio, contessa amica di ambasciatori e ministri, ma anche della stessa Chaouqui. “Siete sicuri che sia contessa?”, domanda uno degli interpellati alla giornalista. Ma si tratta di pura malignità.

Quel che si sa della contessa Olori del Poggio è che è nata a Lecce nel 1939 e che è la vedova dello storico stampatore romano Luigi Pinto, dal suo stabilimento sulla via Tiburtina sono uscite per anni le copie della edizione della Stampa di Torino destinate a Roma e al Sud. La Olori del Poggio prendeva parte attiva e dominante alla conduzione della azienda, salendo a Torino per discutere delle tariffe sempre inapuntabile in tailleur blu e chili d’oro al collo e alle braccia. Già all’epoca la chiamavano contessa e non ci sono ragioni per dubitarne.

Ha ricordato il principe Carlo Giovanelli alla Stampa:

“Sì, la Pinto la incontro, era moglie dello storico stampatore, si dà molto da fare: beneficenza, ricevimenti in ambasciate, soprattutto lì è sempre presente. Una donna intelligente, simpatica. Anche abbastanza potente, ha una villa (sfarzosa vicino al Raccordo Anulare) dove riceve ministri e appunto ambasciatori. Francesca Chaouqui era spesso con lei ma l’ho conosciuta poco”.

La stessa Olori del Poggio prende le distanze da Francesca Chaouqui. Ma nessuna delle due compare nella mailing list della nobiltà nera, una cerchia ristrettissima di cinquanta ragazzi e cinquanta ragazze più nobili di Roma. Tra i blasonati, Marisa Pinto Olori del Poggio e Francesca Chaouqui vengono ricordate più che altro per alcuni eventi più mondani che altro. E per l’ormai noto ricevimento sulla terrazza romana di monsignor Lucio Vallejo Balda in occasione della canonizzazione di papa Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII, un evento a cui presero parte anche volti noti ma non nobili come Maria Latella e Bruno Vespa. Francesca Chaouqui viene ricordata “come una padrona di casa”. Ma le entrate con la nobiltà nera non c’entrano, come chiosa Roberto D’Agostino:

“Tutto questo non ha niente a che fare con la Roma papalina e con la nobiltà romana. Il giro del Vaticano è un’altra cosa. È difficile spiegarlo, Roma è fatta di tante sfere, è come una matrioska nella quale ti perdi. Dalla Angiolillo giravano i due pontefici, quello laico, Gianni Letta, e quello porporato, Sua Eminenza Re, i due padrini ai pranzi e non mancavano mai”.