Colosseo come scuole e ospedali: scioperi selvaggi vietati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2015 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA
Colosseo come scuole e ospedali: scioperi selvaggi vietati

Il Colosseo (Foto Lapresse)

ROMA – Il Colosseo come ospedali e scuole: diventa un servizio pubblico essenziale. E quindi niente più scioperi “selvaggi” per legge. A stabilirlo è il cosiddetto “decreto Colosseo” approvato dopo i disagi per i turisti provocati dalle assemblee (con annessi stop) in orario di lavoro indette il 24 luglio e il 18 settembre scorsi. Disagi per dei turisti che già devono sopportare una capitale italiana con strade e marciapiedi dissestati, spazzatura in giro e mezzi pubblici che vanno a singhiozzo.

Naturalmente la legge non riguarderà solo il Colosseo, ma tutti i musei e i siti culturali italiani, senza però togliere loro il diritto di sciopero, come dimostra il trasporto pubblico. “Abbiamo fatto una cosa giusta che in nessun modo toglie, come è stato detto gridando in modo allarmistico, i diritti dei lavoratori, che continueranno a fare assemblee e scioperi, ma regolati come negli altri settori che sono già servizi essenziali”, ha spiegato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che ha fortemente voluto questa legge.

“A dare l’ok, insieme alla maggioranza, scrive Fabrizio Lioni sul Messaggero, anche i verdiniani di Ala e i senatori fittiani del gruppo Conservatori e riformisti. Tra i contrari Sel, Forza Italia e Movimento 5 stelle. La Lega si è astenuta. Con questo provvedimento il diritto di sciopero dei lavoratori del comparto cultura viene assimilato a quello di medici, insegnanti, controllori di volo, e a tutte quelle professioni che, appunto, devono garantire in ogni caso delle prestazioni pubbliche considerate indispensabili. Non a caso, l’Aula del Senato ha respinto tutti gli emendamenti.

«Per l’Italia è un passo avanti naturale – è stato il commento del senatore pd e presidente della commissione Cultura Andrea Marcucci – considerare i luoghi della cultura come servizi pubblici essenziali». E il sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti evidenzia che «il Colosseo è l’Italia, il simbolo del nostro patrimonio, e non sarebbe stato ipotizzabile arrivare alle prossime scadenze senza che fosse garantita la massima fruizione». Su un tema legato a doppio filo con il diritto allo sciopero però, le polemiche non mancano. E se il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha definito il provvedimento «uno schiaffo», dal fronte delle opposizioni le critiche sono arrivate da Sel e M5S. «È una norma incostituzionale e pericolosa», ha detto la senatrice vendoliana Alessia Petraglia”.