Carcere Genova, cannabis nella protesi dentale: “pizzicato” un detenuto

Pubblicato il 5 Gennaio 2010 - 16:49 OLTRE 6 MESI FA

Un detenuto è stato fermato nel carcere di Marassi con una protesi fatta di cannabis. L’uomo stava cercando di far entrare sostanze stupefacenti nella prigione genovese, ma la protesi “anomala” è stata scoperta dagli agenti penitenziari durante la perquisizione all’ingresso.

Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha ricordato che in Liguria la percentuale di detenuti tossicodipendenti è la più alta in Italia (39% contro il 25% delle carceri italiane).

Martinelli ha quindi sollecitato iniziative sul piano del recupero sociale per i detenuti tossicodipendenti; il sindacalista propone inoltre l’istituzione in Liguria, così come già avviene in altre regioni, di un distaccamento di unità cinofile del corpo di polizia penitenziaria.

«Nel carcere di Marassi – ricorda Martinelli – è particolarmente grave la situazione relativa alle carenze organiche del personale: mancano in organico ben 165 unità. La struttura è sovraffollata all’eccesso: 456 sono i posti letto regolamentari ma le presenze dei detenuti si attestano a quota 720 (oltre il 55% gli stranieri presenti). Più di 300 sono i detenuti tossicodipendenti».