Sanità in Puglia, cinque arresti tra Asl e imprenditori. Revocati i domiciliari a Frisullo

Pubblicato il 17 Luglio 2010 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA

Cinque persone (tre dirigenti dell’Asl Bari e due imprenditori) sono stati arrestati dai carabinieri nell’ambito di una delle inchieste della procura della Repubblica di Bari sulla gestione della sanità in Puglia. Si tratta dell’ex capoarea gestione Patrimonio dell’Asl Antonio Colella e dei dirigenti Nicola Del Re e Filippo Tragni, del legale rappresentante dell’azienda Viri, Michele Columella e del titolare di fatto della stessa società, Francesco Petronella.

I cinque, che sono agli arresti domiciliari, sono accusati, a vario titolo, di turbativa d’asta, corruzione, rivelazione di segreti di ufficio e falsita’ materiale in atti pubblici. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip del Tribunale di Bari Vito Fanizzi su richiesta dei pm Desire’ Digeronimo, Marcello Quercia e Francesco Bretone. Le indagini sono state svolte dai militari del Nucleo investigativo di Bari e del Ros.

Il gip del Tribunale di Bari Sergio Di Paola ha revocato gli arresti domiciliari per Sandro Frisullo (Pd), ex vicepresidente della giunta regionale pugliese, arrestato il 18 marzo scorso e recluso per 21 giorni nel carcere di Bari nell’ambito di una delle inchieste sulla gestione della sanità in Puglia. Dall’8 aprile era ai domiciliari nella sua casa di Lecce su provvedimento dei giudici del Riesame.

Qualche giorno fa i difensori di Frisullo avevano depositato all’ufficio gip una nuova richiesta di revoca della misura cautelare, ottenendo il parere favorevole della Procura. Il gip ha revocato gli arresti domiciliari perche’ sarebbero venute meno le esigenze cautelari. L’inchiesta in cui è coinvolto Frisullo, è quella coordinata dai pm Giuseppe Scelsi, Ciro Angelillis ed Eugenia Pontassuglia e che riguarda le forniture alla Asl di Lecce. Nell’inchiesta sono indagate altre sei persone tra cui i fratelli Claudio e Gianpaolo Tarantini, accusate a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio.