Ndrangheta, la tavola dei boss tra le foto di Falcone e Borsellino

Pubblicato il 13 Luglio 2010 - 19:46| Aggiornato il 14 Luglio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Boss a cena, tra pasta, olive, salumi tipici e la foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: il racconto e di oggi, ma la tavola di ieri, a Paderno, alla periferia di Milano. Era il 31 ottobre scorso nel centro Arci Falcone e Borsellino, inaugurato nell’ottobre del 2008 da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso.

”Io ricordo una cena come tante altre. Erano una trentina e vollero una sala con un tavolo sistemato a ferro di cavallo, i prodotti per la cena li portarono loro e l’incasso per il circolo fu di 75 euro per l’affitto della sala e 95 euro di vino, acqua, caffè”, ha raccontato Arturo Baldassarre, allora vicepresidente e oggi presidente del circolo, consigliere comunale del Pd a Paderno fino al febbraio scorso.

Alle pareti del circolo è appesa la foto dei due magistrati uccisi, quella dell’inaugurazione con Salvatore Borsellino, le bacheche con gli appuntamenti.

A tavola i partecipanti arrivarono tra le 19,30 e le 20 e se ne andarono per le 23,30. ”Parlarono tutta la sera, erano solo uomini, notai che si erano seduti in modo da rispettare una certa alternanza giovani, anziani, io facevo avanti e indietro per servire ai tavoli, non ricordo alcun discorso particolare – racconta ancora Baldassarre – Mi ricordo del brindisi finale, forse diedero un bicchiere anche a me, ma a cosa brindarono non potrei proprio dirlo”.

A prenotare la sala era stato un imprenditore che Baldassarre conosce molto bene. Il suo nome e’ rimasto segnato sul calendario del 2009. Compare anche in una data precedente, il 10 ottobre.

”Ma in quel caso era una compagnia di ragazzi che festeggiavano un compleanno forse proprio della figlia dell’imprenditore”, ha spiegato Baldassarre. ”Abitiamo vicino, non riesco a credere che quell’imprenditore sia coinvolto in certe cose,, ha detto il presidente del circolo. Stamattina appena ha saputo quello che era successo il presidente si è subito recato alla stazione dei carabinieri di Paderno Dugnano.