Ospedale sbaglia diagnosi, paziente muore: 1 mln a famiglia

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Marzo 2016 - 05:20 OLTRE 6 MESI FA
Ospedale sbaglia diagnosi, paziente muore: 1 mln a famiglia

Ospedale sbaglia diagnosi, paziente muore: 1 mln a famiglia

PADOVA – Diagnosi sbagliata, paziente muore: ospedale deve risarcire la famiglia con un milione di euro. E’ quanto ha stabilito il tribunale di Padova, che si è espresso su un caso di 14 anni fa. Era infatti il 23 giugno del 2002 quando un operaio di 32 anni, sposato e padre di due figli, residente a Maserà, in provincia di Padova, finì in ospedale.

Sembrava solo una sbronza, ma c’era una lesione cranica provocata da una caduta. Una lesione che provocò la morte dell’uomo 17 ore dopo il suo ricovero in ospedale.

I familiari della vittima hanno fatto causa all’ospedale, che è stato condannato a risarcire con oltre un milione di euro la famiglia, oltre a pagare le spese legali.

Sabrina Tomè sul Mattino di Padova racconta come andarono i fatti quella notte di 14 anni fa:

“I soccorritori rilevano sull’uomo un’area di contusione nucale e sulla scheda di intervento annotano la sussistenza di problemi di natura traumatica e la presenza di areattività pupillare.

Il paziente entra al Pronto soccorso alle 3.32 e, dopo la visita, i medici parlano di «stato saporoso e sotossicosi etilica». In sostanza l’uomo risulta aver bevuto troppo. Verso le 6 viene chiesta una Tac urgente, eseguita alle 8. Alle 10.30 M.B. entra in coma e muore alle 20.30 dello stesso giorno. Una morte evitabile secondo i parenti, se solo i medici avessero fatto fin da subito tutti i necessari accertamenti neurologici”.

A quel punto scattò una azione penale contro l’ospedale, ma venne archiviata. I familiari, però, hanno deciso di avviare comunque una causa civile, e l’hanno vinta. Per l’avvocato della famiglia, Matteo Mion,

“La responsabilità della morte è da attribuire all’ospedale in quanto i sanitari omettevano di diagnosticare tempestivamente il grave trauma cranico del paziente, ritardavano per conseguenza gli accertamenti strumentali e per ulteriore conseguenza le terapie. I medici, anziché sospettare un grave trauma cranico, avevano attribuito erroneamente la perdita di coscienza a una banale intossicazione acuta da alcol”.

Alla fine il tribunale di Padova gli ha dato ragione e ha condannato l’ospedale al maxi risarcimento.