Vendite giornali dicembre 2021, si tocca il fondo: nuovo minimo storico, 1,2 mln di copie, 34% di meno in 5 anni

di Sergio Carli
Pubblicato il 13 Febbraio 2022 - 08:26 OLTRE 6 MESI FA
Vendite giornali dicembre 2021, si tocca il fondo: nuovo minimo storico, 1,2 mln di copie in meno

Vendite giornali dicembre 2021, si tocca il fondo: nuovo minimo storico, 1,2 mln di copie in meno FOTO ANSA

Le vendite in edicola dei giornali quotidiani in Italia nel mese di dicembre 2021 hanno toccato un nuovo minimo. 1,240 milioni di copie vendute in un mese con un calo del 12,5 per cento sul dicembre 2020. In novembre dal ’20 al ’21, il calo era stato del 12%. Mezzo punto in più può significare poco, può essere invece un aggravarsi della crisi.

Impressionante il confronto con 5 anni prima

Nel 2017 le copie vendute in edicola furono quasi 2 milioni (1.952 mila). Tradotto in cifre, questo vuol dire che solo negli ultimi cinque anni si sono perse 712 mila copie, un bel 36% di crollo più che di calo. E non si vedono segnali di rallentamento. Fosse successo a qualsiasi altro settore, ci sarebbero stati blocchi e cortei e politici mobilitati.

Per i giornali questo non succede, perché i politici odiano giornali e giornalisti: Beppe Grillo è il peggiore di tutti . Che ci siano giornalisti che si genuflettano davanti a un personaggio simile deve fare riflettere. Altro grande nemico nostro è Massimo D’Alema. Sua la terribile frase: non leggete i giornali, guardate la tv, inzeppata ovviamente di suoi tirapiedi.

In mezzo ci sono tutti gli altri. Per rinfrescarvi la memoria leggetevi cosa dissero gli esponenti di tutti i partiti nel 2007, quando la Camera approvò una versione di legge bavaglio che per fortuna cadde col Governo Prodi allora vigente. In quell’occasione, solo nove deputati si astennero: i Ds Giulietti, Grillini e Nicchi, il rifondatore comunista Cannavò, i Dl Zaccaria e Carra, i Verdi De Zulueta e Poletti, l’ex Ds Caldarola.

Ora c’è rimasto solo Mattarella

Al di là della retorica ammorbante di questi giorni, si deve sempre ricordare che Sergio Mattarella, nel lontano 1990 fu tra i pochissimi politici nella storia repubblicana a dimettersi da ministro per difendere i giornali dalla minaccia della tv. A contrasto, qualcuno dovrà un giorno raccontare la vergognosa pagina scritta dal Governo D’Alema, in sintonia con Berlusconi, su un tentativo di trasferimento di risorse pubblicitarie dalla tv ai giornali. Sono passati più di 30 anni, Mattarella non è certo cambiato, è tra i pochi in Italia a capire l’importanza dei giornali per la democrazia.  Speriamo intervenga.

Il fenomeno della crisi dei giornali tocca tutto il mondo occidentale. Siamo in presenza di una disaffezione mostruosa, che non è solo in Italia. Ma da noi altri elementi gravano e aggravano. A cominciare dal limitato successo della trasmigrazione sul digitale. Pur con sconti anche oltre il 50%, le copie digitali sono cresciute, anno su anno, di un magro 6% (a confronto col calo del 12,5 delle copie edicola a prezzo pieno). Sono appena 439 mila abbonati contro 414 mila di un anno fa. Il marketing ha fatto cilecca. Servono tanti soldi, studi, test, propaganda, alla rete naturale delle edicole va sostituita quella virtuale di internet. Non mi sembrano granché capaci. Per concludere, guardate la tabella e piangete.

La tabella con le vendite dei giornali nel mese di dicembre 2021

Quotidiani
Dicembre 2021 Dicembre 2020 2021 su 2020
L’Adige 8.848 9.011 0,98
Alto Adige 4.344 5.238 0,82
L’Arena 18.684 21.090 0,88
Avvenire 5.055 20.638 0,24
Il Centro 8.436 9.456 0,89
Corriere Adriatico 8.307 9.091 0,91
Corriere della Sera 151.020 167.612 0,90
Corriere delle Alpi 3.824 4.259 0,89
Corriere dello Sport 38.309 38.584 0,99
Corriere dello Sport lun. 44.491 43.346 1,02
Corriere Umbria 4.890 5.092 0,96
Dolomiten 5.017 5.877 0,85
L’Eco di Bergamo 15.308 18.042 0,84
Editoriale Oggi 2.620 2.894 0,90
Il Fatto Quotidiano 22.793 25.932 0,87
Gazzetta Mezzogiorno —– —– —–
Gazzetta del Sud 9.893 11.591 0,85
Gazzetta di Mantova 11.628 13.379 0,86
Gazzetta di Modena 5.293 5.599 0,94
Gazzetta di Parma 12.750 15.202 0,83
Gazzetta di Reggio 5.890 6.410 0,91
Gazzetta dello Sport 81.079 73.252 1,10
Gazzetta dello Sport lun. 88.312 83.022 1,06
Il Gazzettino 32.451 35.734 0,90
Il Giornale 31.547 43.608 0,72
Giornale di Brescia 14.638 16.479 0,88
Giornale di Sicilia 6.019 7.248 0,83
Giornale di Vicenza 15.870 18.234 0,87
Italia Oggi 6.936 6.865 1,01
Libero 19.190 22.807 0,84
Libertà 13.365 15.082 0,88
Il Manifesto 6.575 6.884 0,95
Il Mattino 16.656 19.181 0,86
Il Mattino di Padova 11.836 13.339 0,88
Il Messaggero 50.091 52.711 0,95
Il Messaggero veneto 27.298 33.080 0,82
La Nuova Venezia 5.402 6.579 0,82
La Nuova Ferrara 4.417 4.910 0,89
La Nuova Sardegna 19.638 22.348 0,87
Nuovo quotidiano Puglia 8.629 6.485 1,33
Il Piccolo 12.686 15.511 0,81
La Provincia Co-Lc-So 13.053 14.698 0,88
Provincia di Cremona 9.563 10.557 0,90
La Provincia Pavese 7.545 8.821 0,85
Il Giorno 19.869 21.803 0,91
Il Resto del Carlino 63.694 72.701 0,87
La Nazione 42.985 49.518 0,86
Repubblica 98.697 116.424 0,84
Il Secolo XIX 22.916 27.378 0,83
La Sicilia 6.706 7.663 0,87
Il Sole 24 Ore 29.152 34.542 0,84
La Stampa 67.224 76.479 0,87
Il Tempo 6.980 7.918 0,88
Il Tirreno 22.626 26.271 0,86
La Tribuna di Treviso 7.254 8.254 0,87
Tuttosport 21.823 35.448 0,61
Tuttosport lun. 24.122 34.431 0,70
L’Unione Sarda 23.567 27.737 0,84
La Verità 27.502 25.268 1,08