Berlusconi si prepara al voto: “Cesare” lancia l’assalto della Rai. E Romani esegue

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 3 Settembre 2010 - 10:37| Aggiornato il 21 Ottobre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Qualche giorno fa Blitz fu uno dei pochissimi giornali ad anticipare il piano che Berlusconi aveva in mente di attuare nel sistema dei media, prima di invocare le elezioni anticipate. Sono passati pochissimi giorni e già stanno arrivando le prime conferme a quanto avevamo ipotizzato.

Il Berlusconi mediatore ha lasciato il posto al Cesare furioso che, sul processo breve, non intende ascoltare ragioni e ormai minaccia tutto e tutti. O Fini e i suoi gli danno il salvacondotto o meglio, molto meglio, il voto anticipato e subito. Dal suo punto di vista il ragionamento non fa una grinza. Per raggiungere questo obiettivo, come sempre, Berlusconi ha la necessità di mettere sotto controllo le principali piazze mediatiche. Non si tratta di una novità, ma di uno schema di gioco che ha sempre applicato e che gli è congeniale, perchè resta sempre e comunque un grande comunicatore.

Da qui la probabile assegnazione a Paolo Romani delle deleghe che furono di Scajola. Da quel ministero, infatti, si controllano anche i media, e Romani, da sempre è stato ed è l’intelligente e fedelissimo esecutore dei piani di Berlusconi e del partito. Non solo: è stato proprio lui in questi ultimi mesi che ha più volte chiesto la testa dei vari Santoro, Floris, Mineo, Dandini. Lo ha fatto in modo pubblico, interferendo in modo palese in quel poco che ancora resta della azienda di servizio pubblico. Sempre lui era presente a tutti gli incontri che si sono svolti, spesso in sedi improprie, con i consiglieri di amministrazione che fanno capo all’attuale maggioranza.

Sarà una casualità ma nelle stesse ore il direttore generale della Rai Mauro Masi ha scoperto che “il giudice ci ha imposto di far lavorare Santoro, non ci ha detto quale programma fargli fare..” Potrebbero sembrare parole banali, ma stiamo parlando di una sentenza del tribunale che aveva posto rimedio alla cacciata di Biagi, Santoro, Luttazzi, esplicitamente richiesta dal presidente del consiglio Berlusconi nel 2002.

Allo stesso modo, anche questa volta, Berlusconi ha chiesto provvedimenti esemplari e lo ha fatto in modo pubblico, e in modo privato, al telefono, ome si evince dalle carte in possesso dei giudici di Trani. Per altro stiamo parlando di un programma che ha ottenuto punte record di ascolto e che ha portato ricchezza aggiuntiva alla Rai in termini di pubblico e di pubblicità conquistata.

Inutile perdere tempo con raffinate dispute aziendali o disquisizioni interpretative sulla sentenza, qui siamo in presenza solo e soltanto della esecuzione di un ordine politico esplicito, di un ordine funzionale alla necesstà di mettere sotto controllo tutte le postazioni mediatiche prima dell’assalto finale.

Berlusconi ha mosso le sue pedine sulla scacchiera, i suoi funzionari stanno tentando di eseguire il piano, adesso spetta agli altri intesi come autorità istituzionali e di garanzia, forze poltiche e sindacali e persino ex alleati finiani decidere se e come contrastare quella che appare come la prima e fondamentale azione delle neonate squadre d’azione per la libertà o meglio sarebbe dire per la tutela del conflitto di interessi e delle libertà di uno solo.

P.S. Ai tanti buontemponi che fanno finta di credere che sia in corso uno scontro temperamentale tra Masi e Santoro, ci permettiamo di far sapere che, nei prossimi giorni, riprenderà l’assalto a Rai News e a Rai Due, perchè hanno anche deciso di liquidare il direttore Mineo, perchè poco affidabile e il direttore Massimo Liofredi perchè ha osato esprimere qualche dubbio sulle modalità con le quali si vuole sbaraccare Anno Zero. Da quel momento anche lui, considerato per anni un fedelissimo berlusconiano, è diventato un nemico pubblico .

Meditate gente, meditate…