Rottura Lega-Berlusconi sull’asta per le frequenze tv

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 10 Dicembre 2011 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La lega ha deciso di presentare e di sostenere un emendamento per chiedere che l’assegnazione delle frequenze digitali non sia gratuita. A prima vista sembrerebbe solo e soltanto una proposta sensata, del resto non si capisce perchè in Italia un bene pubblico debba essere regalato, ma proprio perchè siamo in Italia la notizia ha un sapore dirompente e segna davvero una rottura profonda e sanguinosa tra Berlusconi e Bossi.

La scelta dell’asta gratuita era stata condivisa dalla Lega di governo, anche perchè la medesima Lega aveva sempre respinto tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni che chiedevano una regolare asta per le frequenze. Sarebbe bastato un solo voto favorevole delle camicie verdi per introdurre un principio di civiltà e di uguaglianza tra tutte le imprese, a prescindere dal nome e dal cognome del proprietario delle tv e del suo ruolo politico.

Invece no! La lega, in quel momento, aveva sceltomi l ruolo di ” guardiano del conflitto di interesse” e per questo non aveva esitato neppure a salvare dall’arresto il sottosegretario Cosentino. Sia come sia ora la Lega ha annunciato che voterà l’emedamento per chiedere che le frequenze digitali siano pagate da coloro che le riceveranno. Chi conosce Berlusconi sa che provocazione più maligna sarebbe difficile escogitarla…

Reggerà la Lega sino in fondo o si tratta solo dell’ennesimo avvertimento ad un alleato che, pur si salvare se stesso ed il suo patrimonio, non ha esitato a rompere con Bossi e a sostenere il governo Monti? Con questi protagonisti tutto è sempre possibile, ma sarà il caso di ricordare che Bossi non ha mai smentito di essere stato presente alla famosa telefonata nella quale Ennio Doris, altra colonnna dell’impero del Cavaliere, lo incitava a mollare la Lega e a salvare il patrimonio messo in discussione dal crollo delle borse e dalla stretta creditizia…. Probabilmente l’asta non si farà lo stesso, ma la Lega, oggi per domani, ha voluto far sapere che, se dovesse essere necessario, tornerà a colpire l’avversario sotto la cintura, laddove batte il cuore dell’impero. Come a dire: ” Chi di conflitto di interesse ferisce, di interessi in conflitto potrebbe perire..”.