Serie A: Juventus Signora Omicidi. Bomba Milan su Inter

di Renzo Parodi
Pubblicato il 1 Febbraio 2016 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA
Serie A: Juventus Signora Omicidi. Bomba Milan su Inter

Serie A: Juventus Signora Omicidi. Bomba Milan su Inter. Nella foto Ansa, il dito medio di Mancini dopo l’espulsione.

ROMA – Madama è tornata la Signora Omicidi della serie A. In trasferta a casa del Chievo – schiantato con famelica e irrisoria falicità, 4-0 – arriva la vittoria consecutiva numero dodici. Per un pugno di ore la Juventus si gode la testa della classifica di Serie A, finché il Napoli, maramaldo sull’ Empoli caro a Sarri, ristabilisce le distanze. Il confronto diretto a Torino di sabato 13 febbraio in orario serale sarà se non decisivo almeno dirimente per stabilire chi sarà la lepre e chi la volpe da lì alla fine del torneo di serie A. Nel frattempo Allegri si gode il ritrovato Morata (doppietta a Verona) che veste degnamente i panni dell’indisponibile Mandzukic, e il solito stratosferico Dybala, avviato a diventare uno dei campioni assoluti del calcio mondiale. Se Madama non sbaglia i match contro il Genoa allo Juventus Stadium e a Frosinone male che vada incrocerà la corazzata napoletana due punti sotto in classifica. Il Napoli è atteso mercoledì dalla trasferta di Roma contro la Lazio e domenica dal match casalingo contro il Carpi. Alle spalle delle due regine si apre la voragine, la Fiorentina scende a 8 punti dal Napoli e a 6 dalla Juve, l’Inter a 9 e 7 punti: Il resto è fuffa.

Brivido iniziale col vantaggio empolese poi soltanto Napoli contro un avversario fin troppo dimesso e rassegnato. Strano, conoscendo il carattere dell’indomita squadra di Giampaolo. Sarà stata l’emozione di ritrovarsi a giocare al cospetto dell’antico maestro? La doppietta di Callejon e le singole del solito Higuain, di Insigne e l’autorete di Camporese, portano a quota 50 i gol segnati dal Napoli. Uno sproposito.

Nel derby di Milano deflagra la bomba-Milan. L’Inter si sgretola sotto i colpi di Alex, Bacca e Niang, ma la Beneamata (5 punti nelle ultime sei gare) si fa sfuggire il pareggio con Icardi che calcia sul palo un calcio di rigore. E’ la Waterloo di Mancini, espulso e colto dai fotografi mentre esce alzando il dito medio verso i tifosi milanisti. E negli spogliatoi attacca l’arbitro Damato per un presunto rigore negato a Eder. a proposito, da incubo il suo debutto in maglia nerazzurra. L’apoteosi di Sinisa Mihajlovic che in un solo match riscatta mesi di sofferenze, critiche e polemiche. Ora il Milan è sesto in classifica, due punti sotto la Roma, tre punti sotto i cugini nerazzurri e a quattro dalla Fiorentina. La zona Champions non è più un miraggio. Meglio così, più lotta ci sarà più ci divertiremo.

Nel pomeriggio la Fiorentina aveva rimediato uno stentato pareggio sul campo del Genoa, che ha salutato fra gli applausi del pubblico Diego Perotti, destinato alla Roma. Un’ora di assoluto dominio rossoblu, la squadra di Gasperini ha tenuto in mano il gioco e costretto la Viola ad affannosi recuperi. Poi Sousa si è accorto dell’inutilità di Ilicic e Zarate e ha corretto la sua squadra con l’ex genoano Tino Costa e Kalinic e nel finale ha persino rischiato di vincere. Grande Perin sul missile di Marcos Alonso, ma sarebbe stata una beffa per il Grifone che è sembrato in grande salute atletica e mentale. La Viola è rivedibile, con un gioco così lento e scontato la corsa verso la vetta resterà un miraggio.

Fuochi d’artificio tra Bologna e Sampdoria la alla fine fa festa la squadra di casa, grazie ad un rigore fiscale guadagnato per un tocco di braccio di Alvarez. La Sampdoria lamenta episodi sfavorevoli in serie, tre rigori contro nelle ultime tre partite. Ma la difesa, seppure coll’innesto di Ranocchia, rimane un colabrodo. 39 reti subite, soltanto il Frosinone ha fatto peggio. Brava la squadra genovese a rimontare il doppio svantaggio iniziale ma l’episodio avverso dal dischetto la rigetta nella gora morta del fondo classifica, ad appena quattro punti sopra il pericolante ma irriducibile Carpi. Montella (sette sconfitte in dieci gare) ha fatto la metà dei punti di Zenga. Il Bologna festeggia il ritorno alla vittoria casalinga e un balzo in classifica che profuma di tranquilltà.

Pari a reti bianche a Udine fra Udinese e Lazio e a Torino fra Torino e Verona. I biancoazzurri restano nel limbo della media classifica. Il Verona vede un minuscolo spiraglio di luce nel buio della sua sconfortante classifica. A proposito di coda della clasifica. Il pari interno col Palermo serve a tenere vive le speranze del carpi, che ha sprecato un ghiotto match ball per riportarsi sotto alle concorrenti per la salvezza in Serie A. Il Frosinone, battuto a Roma (prima vittoria per Spalletti ed esordio con i fiocchi per El Shaarawy, che ha firmato un portentoso gol di tacco), è caduto in piedi dopo una strenua e vibrante resistenza. Nessuno è morto insomma, neppure nel girone dei (probabili) dannati.