L’ira di Berlusconi: “Nessun patto con Fini, al voto subito”

Pubblicato il 6 Settembre 2010 - 09:11 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

“Il festival delle ipocrisie e delle chiacchiere da Prima Repubblica”. Silvio Berlusconi ufficialmente non fa commenti al discorso di Fini a Mirabello, ma chi gli è stato vicino ieri lascia filtrare qualche indiscrezione. Il quotidiano La Stampa parla di un premier piuttosto alterato, che rispedisce al mittente l’invito a un ‘patto di legislatura’: “Non farò patti”.

Non solo: nel vertice di stasera ad Arcore il presidente del Consiglio sarebbe deciso ad accelerare i tempi: al voto subito, possibilmente anche  a dicembre, magari accelerando i tempi grazie all’intervento del ministro Maroni.

“Non consentirò a Fini di utilizzare la sua visibilità istituzionale per logorarmi, farsi propaganda e mettere radici al suo partitino”: ieri il premier si sarebbe sfogato al telefono anche con Umberto Bossi, che incontrerà oggi ad Arcore. Non ci sta Berlusconi ad accettare passivamente le critiche di Fini: “E in tutto questo tempo lui dov’era? Era un desaparecido negli ultimi 15 anni? Viveva sulla luna? Troppo comodo prendersi tutti i meriti e gettare fango sugli altri”. Fini fa “il furbo”: “Ha paura del voto, prende tempo e intanto mi azzoppa. Il federalismo è quello che è stato concordato con Bossi, non esistono altre ipotesi”. E siccome Fini è ancora troppo debole, mentre Berlusconi ha ancora dalla sua buona parte del consenso degli elettori, ecco che il voto anticipato sembra la strada più probabile.

Che strategia quindi? Allo studio ci sarebbe una crisi parlamentare in piena regola: e siccome i Finiani hanno già detto che voteranno le proposte del governo su cui verrà messa la fiducia, ecco che la Lega potrebbe astenersi, costringendo quindi Berlusconi a salire al Colle con una crisi aperta. E il voto così sarebbe davvero alle porte.