Berlusconi, nuovo AUDIO: “Putin contrario alla guerra, meglio che non parlo di Zelensky, dopo accordi 2014 ha triplicato gli attacchi”

Berlusconi, il nuovo audio rubato: "Putin era contrario alla guerra. Zelensky secondo me....non posso dirlo... Dopo accordi del 2014 ha triplicato gli attacchi in Dombass. In Occidente non ci sono più leader".

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 19 Ottobre 2022 - 18:53 OLTRE 6 MESI FA
il nuovo audio di Berlusconi

“Zelensky, secondo me….non posso dirlo…” Il nuovo audio di Berlusconi

Berlusconi non si contiene più. Dopo l’audio di ieri in cui aveva dichiarato di aver riallacciato con Putin che per il suo compleanno gli ha regalato 20 bottiglie di vodka, LaPresse diffonde un nuovo audio rubato durante lo stesso incontro. Audio subito rilanciato da Enrico Mentana su La7 e che, anche questa volta, riguarda la guerra tra Russia e Ucraina. 

Le parole di Berlusconi sulla Russia e Zelensky

Questo l’intervento di Berlusconi: “Ho bisogno del massimo riserbo su quello che sto per dirvi”, ammonisce Berlusconi. “Nel 2014 a Minsk in Bielorussia, l’Ucraina e le repubbliche del Donbass hanno firmato un accordo di pace. L’Ucraina ha buttato al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le due repubbliche, uccidendo 5-6-7mila militari. Con Zelensky gli attacchi sono triplicati. Le due repubbliche hanno così chiesto aiuto a Putin: ‘Non sappiamo che fare, difendici’. Lui era contrario e resiste, ma subisce una pressione forte da tutta la Russia e allora si decide di inventarsi una operazione militare speciale. Le truppe dovevano andare in Ucraina, raggiungere Kiev in una settimana, deporre il governo di Zelensky e mettere al governo persone perbene e di buon senso”.

“Zelensky, secondo me….non posso dirlo…”

Continua Berlusconi: “In Ucraina si è trovato di fronte una situazione imprevista e imprevedibile. Al terzo giorno hanno cominciato a ricevere soldi e armi dall’Occidente, così invece di restare una operazione di due settimane, è diventata una guerra di 200 anni. Io non vedo come possano mediare Putin e Zelensky, non c’è modo possibile. Zelensky, secondo me… non posso dirlo… la guerra in Ucraina è una strage di soldati e cittadini ucraini. Se non c’è un intervento forte, questa guerra non finisce. Il problema è che nel mondo occidentale non ci sono leader. Non ci sono in Europa e negli Stati Uniti. Posso farvi sorridere? L’unico vero leader sono io“.

Berlusconi contatta Mentana

Dopo la diffusione dell’audio, Berlusconi ha contattato Enrico Mentana che in quel momento era in diretta su La7. Il direttore de La7 ha riassunto cos’ la chiacchierata con il leader di Forza Italia: “Era Silvio Berlusconi. Come avete intuito e ci pregava di riassumere quello che dirò cercando di essere il più fedele possibile. Le parole registrate vanno inquadrate in un discorso più generale di cui si è preso solo questo aspetto”.

Precisando di citare le parole di Berlusconi, Mentana ha proseguito: “Era il racconto di una preoccupazione generale, sto citando Berlusconi, riguardo al clima che si è creato nel rapporto tra Russia, Europa ed Occidente, con il governo degli Stati Uniti che ha disatteso le premesse multilaterali date da Donald Trump e con una situazione che è diventata sempre meno favorevole, anche perché dopo 23 anni si è creata una situazione con un solo beneficiario, la Cina”.

Le reazioni, Letta: “Governo Meloni nasce sotto il segno della peggiore ambiguità”

E mentre Giorgia Meloni si affretta a dire che “la posizione italiana sull’Ucraina non cambia”, il leader del Pd Enrico Letta ci va giù duro: “Il governo Meloni sta nascendo sotto il segno della peggiore ambiguità”.

Parole gravissime anche per Carlo Calenda: “Le parole di Berlusconi confermano che FI è un partito inaffidabile e chiaramente schierato con la Russia. Il Ppe dovrebbe prendere posizione e Antonio Tajani non dovrebbe diventare ministro degli Esteri. Meloni non ha una maggioranza con cui poter governare”.

Conte: “Tajani non può fare il ministro degli Esteri, lo diremo a Mattarella”

La posizione di Antonio Tajani, a poche ore dalle consultazioni per formare il nuovo Governo è ora decisamente in bilico. Rischia di non diventare il ministro degli Esteri? A dirlo è Giuseppe Conte: “Alla luce delle ultime e più complete dichiarazioni del presidente Berlusconi sul conflitto russo-ucraino, si pone un problema per il nostro Paese. Non credo che possa essere accettato che Forza Italia esprima un ministro degli Esteri. È un problema serio per la credibilità e l’immagine del nostro Paese anche all’estero. Una questione politica seria che porremo con chiarezza presidente Mattarella nel corso delle consultazioni”.