Berlusconi, Ruby, Nadia e le altre: lo scandalo di “marchette” 5 volte lo stipendio di un operaio

Pubblicato il 3 Novembre 2010 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA

Nadia Macrì

Mentre si parla dello scandalo Ruby, si torna a parlare dello scandalo di escort, minorenni, veline che arricchiscono l’harem di Silvio Berlusconi, si scatenano moralismo e voyerismo degli italiani, c’è un dettaglio che nessuno nota.

O su cui comunque nessuno ha finora messo l’accento.

Si parla di festini megagalattici nelle ville del premier. Addirittura si parla di jet carichi di erba da fumare, di un presidente del Consiglio circondato da escort che le usa, le paga e poi dice “Avanti la prossima”. Probabilmente c’è da fare la tara a tutto questo, non perché uno possa dubitare della virilità di Berlusconi per partito preso, ma semplicemente perché malattie e età formano un quadro che nessuna iniezione di “caverjet” può alterare.

Tolte le esagerazioni sulle prestazioni del presidente del Consiglio, resta un fatto che nessuno, nemmeno Lui, ha contestato: che le feste ci sono state e tanto denaro è stato pagato.

Ma nessuno ha notato finora il prezzo di tutto questo, il prezzo in euro. Le ragazze, ultime Nadia Macrì e Ruby ‘rubacuori’, parlano di cifre da capogiro ricevute per prestazioni talvolta andate “a vuoto”. Se per Patrizia D’Addario e le altre ragazze delle feste a Villa Certosa si trattava di mille euro, Ruby parla di 7 mila euro e Nadia addirittura di 10 mila.

E’ lecito a questo punto domandarsi, soprattutto in un periodo di crisi come questo, se sia accettabile che il premier per un piacere di pochi secondi, se mai questo piacere c’è stato, abbia pagato e probabilmente paghi ancora cifre, per singola “marchetta” pari a 5 volte lo stipendio di un operaio. Sputando così sulla povertà e usando delle ragazze che in molte occasioni sono anche ragazze disagiate, ragazze madri, che fanno le escort per soldi.

Ruby 'rubacuori'

E’ ad esempio questa la storia di Nadia, e anche quella di Ruby. La ex minorenne marocchina, ad esempio, ha raccontato che Berlusconi le diede, ad Arcore, una busta con dentro 7 mila euro, seguita da una battuta: “Non sono un uomo cattivo, non stare sulle tue” e subito dopo averle fatto i complimenti per le sue “gambe lunghissime”. In quell’occasione però, racconta Ruby, quei 7 mila euro vennero dati “a vuoto”, nel senso che non ci fu rapporto sessuale.

Differente, invece, il caso di Nadia Macrì che ha raccontato ai magistrati di aver fatto sesso con Berlusconi due volte, a Villa Certosa nell’aprile del 2009 e ad Arcore nell’aprile di quest’anno. E di aver ricevuto per ogni prestazione 5 mila euro in un busta dal Cavaliere: totale 10 mila euro.

Racconta Nadia al Corriere: “Ho avuto incontri con il presidente Berlusconi tramite Lele Mora, per cui ho lavorato. Tramite questi contatti sono stata tre volte da Berlusconi, ma solo in due abbiamo avuto delle prestazioni sessuali. Una volta in Sardegna e una volta ad Arcore. Per le prestazioni mi diede complessivamente diecimila euro ed altri piccoli regali. È accaduto nella Pasqua 2009 in Sardegna e nell’aprile 2010 ad Arcore. Sono stata contattata da un ragazzo che ci portò da Lele Mora a Milano, e lì con altre ragazze siamo andate dal presidente. A me i soldi li ha dati personalmente Berlusconi in una busta”.

Racconta invece Ruby sulla notte di San Valentino ad Arcore: “Quella sera eravamo dieci ragazze, alcune famose altre no, tutte eleganti. Ma nomi non ne faccio. Erano tutte molto appariscenti, in rosso, verde smeraldo. E c’era Emilio Fede. Ero seduta accanto a Silvio. E vicino alla tenda c’era Apicella che suonava. Mi sentivo Cenerentola con la prospettiva di tornare alla realtà e ai sacrifici di mezzanotte. Il menu? Tutto tricolore: pomodori, mozzarella e olive; pasta al pomodoro, pasta al pesto e pasta ai formaggi; timballo tricolore; gelato al pistacchio, fragola e vaniglia. Pensavo si mangiasse meglio. Poi Silvio ci ha regalato una collana di Damiani con un cuore perché era San Valentino”.

(Viola Contursi)