Scorta Berlusconi, Letta scrive al Copasir: “Ecco come è protetto il Cavaliere”

Pubblicato il 3 Dicembre 2010 - 20:36 OLTRE 6 MESI FA

Ci sono volute più di tre settimane, ma alla fine è arrivata  la risposta del sottosegretario Gianni Letta, alla richiesta del presidente del Copasir, Massimo D’Alema, di un’audizione del premier Berlusconi.

Una risposta limitata però alle modalità di svolgimento del servizio di protezione del presidente del Consiglio, che – puntualizza – D’Alema – necessita di maggiori spiegazioni con un’audizione dello stesso Letta e dei capi dei servizi. Ma l’audizione dovrà slittare a dopo il 14 dicembre, visto che i membri di Pdl e Lega del Comitato hanno chiesto ed ottenuto una sospensione dei lavori fino al voto di fiducia al Governo.

Dopo la bufera del caso Ruby e le notizie sull’accesso non controllato di ragazze nelle ville del premier, D’Alema il 10 novembre scorso ha scritto una lettera formale a Letta per chiedere che Berlusconi fosse ascoltato dal Copasir (altre tre richieste erano partite dal precedente presidente del Comitato, Francesco Rutelli) per riferire ”sulle materie di sua competenza esclusiva, tra cui, in particolare, la responsabilità della politica di sicurezza e il segreto di Stato”.

E nella comunicazione D’Alema ha sollevato anche ”il problema della modalità di svolgimento del servizio di protezione dello stesso presidente del Consiglio”. Oggi la risposta di Letta, che si e’ limitata solo a quest’ultimo punto e che, secondo il presidente del Copasir, ”meriterebbe un approfondimento anche attraverso le audizioni dello stessa Letta e dei vertici dei servizi”. In questa fase tuttavia, lamenta D’Alema, le audizioni ”non possono tenersi anche perché i rappresentanti del Pdl nel Comitato hanno espressamente richiesto di non convocare l’organismo fino al dibattito sulla fiducia del 13 e 14 dicembre. Richiesta che ho ritenuto di accogliere – sottolinea – nonostante continuino ad emergere questioni rilevanti di competenza del Copasir, che pure devono essere affrontate al più presto”.

Si tratta di fatto, conclude, ”di una sospensione di una sola settimana”. La risposta di Letta  è contenuta in poche pagine di spiegazioni su come e’ organizzato il servizio di scorta del premier, curato dall’Aisi, il servizio segreto civile guidato dal generale Giorgio Piccirillo. E in una pagina di commento. E’ un dispositivo complesso quello che assicura la tutela di Berlusconi in ogni suo spostamento e nelle permanenze nelle sue case, considerate ‘sedi del Governo’, formato da una trentina di uomini suddivisi in due turni settimanali, in parte provenienti dai reparti speciali, come Gis e Nocs. Il 19 settembre 2008 la responsabilità della sicurezza del premier è stata attribuita all’Aisi. In precedenza gli ‘angeli custodi’ di Berlusconi facevano capo al Dis (Dipartimento informazioni per la sicurezza). Pochi mesi dopo l’insediamento di Gianni De Gennaro a capo del Dis, c’è stato il passaggio di competenze.