Berlusconi, cade il cerchio magico. Galliani sbatte la porta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2013 - 09:47 OLTRE 6 MESI FA
"Galliani sbatte la porta..."

“Galliani sbatte la porta…”

ROMA – Galliani “sbatte la porta” e crolla il cerchio magico di Berlusconi. “La decadenza – scrive Pietro Senaldi su Libero – non ha cambiato il piglio di Berlusconi, sempre determinato e combattivo, ma ha inciso sul punto di vista. Non è più il tempo dei consiglieri autorevoli alla Gianni Letta o dei compagni di serate alla Emilio Fede ma quello dei famigliari e dei devoti”.

Ecco l’articolo:

Quando Piersilvio si affacciò in Mediaset, vent’anni fa, ci furono delle difficoltà con Confalonieri, proprio come le ha avute Galliani con Barbara. Però furono superate. Certo,perilrapporto fraterno(egiàaitempi cinquantennale) tra il Cavaliere e zio Fidel, come lo chiamano da sempre i figli di Berlusconi,perchéidue comeimprenditorisisono fatti insieme e per la natura più flemmatica, schivama a suomodo solaree affidabile del secondo. Ma anche grazie al fatto che in politica il Cavaliere viaggiava col vento in poppa e le società del gruppo macinavano utili e Coppe dei Campioni.

Quello stato di grazia appianava d’incanto le asperità più insidiose e dalla vetta del suo immenso potere e carisma agli occhi di Berlusconi ogni difficoltà era un puntino all’orizzonte, ogni conflitto era di facile gestione. Oggi è un altro film. Berlusconi è da quattro mesi asserragliato nel bunker di Arcore. Il patriarca avverte il bisogno di concentrare su di sé e sul suo sangue il patrimonio personale, che è sia politico che economico che di affetti e si fonda su quattro pilastri: Forza Italia, Fininvest e Mediaset, il Milan e la famiglia. Per il partito, al quale non casualmente non ha mai regalato un suo vero erede, il Cavaliere pensa ancora alla figlia Marina e non si rassegnerà mai ai dinieghi della primogenita.

All’orizzonte il rifondatore di Forza Italia non vede altri. Per Fininvest c’è ancora Marina, con il “fratello-zio”Fidel, che resta come seconda colonna portante anche in Mediaset, accanto a Piersilvio: lo schema è consolidato da anni e per il momento non si tocca. Per il Milan è giunta l’ora di «quella ragazza che mi ha scatenato l’in – ferno ma è tosta e brava», come disse il Cavaliere di Barbara poche settimane fa. Certo, il dopo Galliani non sarà facile, anche perché dopo tanti successi il vicepresidente lascia una squadra a pezzi, svalutata come parco giocatori, divisa in fazioni, da rifondare senza poter spendere troppo perché «anche se male»comericordato daBarbaranellafrase che ha fatto precipitare la situazione «negli ultimi due anni non si è speso poco». Però tutti i cicli finiscono e pertanto vanno chiusi. Soprattutto se lo sono già. Con l’era Barbara il Milan riparte nel segno del padre e col marchio doc Berlusconi.