Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “Veni, vidi, inciuci”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Maggio 2013 - 08:22 OLTRE 6 MESI FA
Marco Travaglio

Marco Travaglio

ROMA – “Veni, vidi, inciuci.” Marco Travaglio, dalle pagine del Fatto Quotidiano, si scaglia contro stampa e partiti, stampa e partiti che ribaltano, a parole e titoloni, il risultato delle urne.  “Cioè: in tre mesi il Pd ha perso per strada 191. 032 voti (-41 %) e il Pdl 103. 819 (-34 %). Che senso ha dire che il Pd “sale”, o “avanza”, o “tiene”, o “risale” o addirittura ottiene la “rivincita”, quando nei comuni capoluogo perde il 38 % dei voti in tre mesi?”

Ecco uno stralcio dell’editoriale:

“E l’estinzione allora che cos’è, un medio pedaggio? Sallusti News parla anche di “flop dell’antipolitica”: il 50 % fra astenuti e grilli non gli basta, comincerà ad accorgersene dal 90 % in su. Il meglio però lo danno gli aruspici delle larghe intese, intenti a leggere i fondi di caffè per saggiare la magnifiche sorti e progressive dell’inciucio. Enrico Letta non ha dubbi: “Ha vinto il governo delle larghe intese, nessun premio alle forze di opposizione. Dicevano che il cosiddetto inciucio doveva portare Grillo all’ 80 %: si sbagliavano, al ballottaggio vanno solo candidati del Pd e del Pdl”. Il Genio Nipote non s’è neppure accorto che i protagonisti delle larghe intese, Pd e Pdl, han perso almeno un milione di voti su sette in tre mesi (di Monti è inutile dire: non pervenuto). E non lo sfiora neppure l’idea che Pd e Pdl vadano al ballottaggio proprio perché si presentano l’un contro l’altro armati, non affratellati in un’unica lista, secondo uno schema che è l’esatto opposto delle larghe intese. Ma sentite l’acuto Epifani: “La gente ha capito che questo governo non è un inciucio, ma un servizio al Paese”. Forse non sa che Marino è uno dei pochi pidini che han votato contro il governo Letta. O forse pensa davvero che a Isola Capo Rizzuto i pochi elettori superstiti, mentre si trascinavano ai seggi, si interrogassero pensosi sui destini delle larghe intese. Ma sì, dai, non è successo niente, anzi è tornato tutto come prima. A parte un filo di “disaffezione”, ecco. Questi, quando vedranno i primi i forconi, esulteranno fischiettando: “Visto? Stiamo rilanciando l’agricoltura”. Ps. A Sulmona va al ballottaggio, secondo classificato col 21, 8 %, l’ingegner Fulvio Di Benedetto, della coalizione civica Sulmona Unita. Il quale, purtroppo, è morto 15 giorni fa. Un altro ottimo auspicio per le larghe intese.”