Maria Elena Boschi a “Chi”: Berlusconi mi ha detto “troppo carina per essere comunista”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2013 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA
Maria Elena Boschi a "Chi": Berlusconi mi ha detto "troppo carina per essere comunista"

Maria Elena Boschi a “Chi”: Berlusconi mi ha detto “troppo carina per essere comunista”

ROMA – Maria Elena Boschi, la renziana che piace a Berlusconi, la leoparda della Leopolda, Miss Parlamento, è stata intervista da Chi, vero house organ del berlusconismo.

Ecco cosa ha detto la trentaduenne di Montevarchi a Giulia Cerasoli di Chi:

«Sono cresciuta masticando politica. Mia madre, Stefania Agresti, è preside e vicesindaco del paese. Lei e mio padre si sono conosciuti durante una campagna elettorale. Ho scelto giurisprudenza per passione e faccio l’avvocato. Non conoscevo Matteo, alle primarie per il sindaco di Firenze avevo sostenuto il mio amico Michele Ventura. In seguito Renzi ha apprezzato le mie idee sulla giustizia, insomma ha capito che ero una tosta e a me è piaciuto molto il suo lavoro sulla città, la voglia di cambiamento, di investire su giovani e donne, il coraggio di osare».

Recentemente ha avuto uno scambio di battute con il presidente Berlusconi nel corso dell’evento Barilla a Parma. Che cosa vi siete detti?

«Sì, me l’hanno presentato al Teatro Regio. Lui è stato molto socievole come sempre e mi ha detto che ero troppo carina per essere comunista… Ho replicato affermando che i comunisti non esistono più e lui ha provato a convincermi del contrario. Tutto qui».

Si considera di sinistra o di centro?

«Sono di sinistra, ma non conservatrice. Sono una progressista, riformista […] Essere una giovane donna ti mette nella condizione di dover dimostrare la tua preparazione. Non è un fastidio, ma l’importante è che tutti siano valutati sempre per quello che fanno per la collettività. La politica è un servizio. A tempo determinato. […] Amo i tacchi alti. Ma abito in centro e giro a piedi. Tengo sempre le ballerine nella borsa per camminare sui sanpietrini. Dopo le riunioni notturne in commissione Affari costituzionali, tornare a casa sarebbe durissimo».

Come organizza la sua vita privata con i ritmi della politica? Il fidanzato che dice?

«Mi destreggio, ma adesso sono single. La sera vado a cena con i colleghi. Ho un grande senso della famiglia. Adoro la politica, il mio sogno però è avere un figlio».

Se dice così, domani avrà la fila davanti alla porta. Da quando non è fidanzata?

«Da qualche mese. Dopo quattro anni è finita con un ragazzo bellissimo e in gamba. Che votava Pd. Non c’era più l’amore».

[…] Che cosa le piace di Cuperlo, di Civati e di Pittella, sfidanti di Renzi alla segreteria?

«Pittella mi sembra solare e simpatico, Cuperlo è gentile, ma per essere il leader del Pd ci vuole una leadership forte. Civati? In gamba, ma non ha l’idea del gruppo, dove confrontarsi e condividere. Invece non ha mai votato la fiducia al governo».

Che cosa non le piace di Matteo Renzi.

«Matteo è genio e sregolatezza. Ha grande entusiasmo e potere decisionale. Promette e fa. Ha coraggio e rende possibile l’impossibile. Ma dovrebbe essere più organizzato. So che ci sta lavorando».

I suoi amici nel Pd e negli altri partiti.

«Simona Bonafè, Francesco Bonifazi, Matteo Richetti del Pd. In commissione ho conosciuto Laura Ravetto, Mariastella Gelmini e Stefania Prestigiacomo del Pdl».

Quale donna vedrebbe al Quirinale?

«Una come Aung San Suu Kyi, la leader birmana che ha parlato della gentilezza in politica».

Laura Boldrini?

«L’ho votata, è in gamba, ma dovrebbe a volte avere il pugno più duro».

Che cosa cambierebbe del suo fisico?

«Vorrei essere più magra e atletica». […]