Yuri Chechi in bici: urtato da auto e…rischia multa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2016 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA
Yuri Chechi in bici: urtato da auto e...rischia multa

Yuri Chechi in bici: urtato da auto e…rischia multa

PRATO – Yuri Chechi è stato colpito dallo sportello di una macchina mentre era in bicicletta per le strade di Prato domenica 3 aprile. Dopo la caduta, ora il Chechi in versione ciclista rischia una multa. Il campione olimpionico infatti è stato urtato dall’automobilista distratto, ma si trovava in strada con altri amici ciclisti nonostante la presenza nel tratto di una pista ciclabile.

Vittorio Vannucci sul Tirreno scrive che così dopo il danno della caduta e qualche escoriazione, per il campione Yuri Chechi ci sarebbe anche la beffa di una multa:

“Gli accertamenti sul sinistro sono ancora in corso e la polizia municipale non esclude che ad essere multato per il comportamento scorretto possa essere il gruppo di ciclisti: «Abbiamo istruito l’indagine e stiamo verificando lo svolgimento dei fatti -spiega il comandante della polizia municipale Andrea Pasquinelli – Il codice della strada parla chiaro: in presenza di una pista ciclabile i ciclisti devono pedalare lungo il tracciato a loro riservato (cioè la ciclabile, ndr) e non sulla strada, a contatto con i veicoli. Certo, le responsabilità andranno divise e il guidatore che aperto lo sportello di scatto poteva prestare più attenzione. Ma le regole valgono per tutti – continua il comandante Pasquinelli – anche per i gruppi di ciclisti competitivi amatoriali che – al di là del caso specifico – spesso sono insofferenti al transito in ciclabile e quando si trovano in carreggiata adottano comportamenti scorretti come il procedere affiancati per file di 3 o di 4».

In realtà si tratta di un problema annoso. Il luogo in cui è capitato il sinistro è stato teatro di numerosi precedenti: stiamo parlando della parte di viale Galilei all’altezza del bar Doris, dove la pista ciclabile interseca il giardino degli ulivi e i tracciati riservati ai cicli e ai pedoni si uniscono in un unico percorso. Il caos si moltiplica nei giorni festivi, quando masse di persone a piedi si riversano nei giardini per la passeggiata, entrando a contatto con i ciclisti che sono così costretti ad imboccare la strada per evitare il traffico. E in caso di multa è proprio a questa situazione ricorrente che potrebbe fare appello Yuri Chechi, per alleggerire la posizione sua e degli amici ciclisti coinvolti nell’incidente.

E a dar manforte alla versione dei ciclisti arriva anche Daniele Presentini, presidente dell’associazione Tandem, che segnala la necessità di migliorare la segnaletica su alcuni tratti. «Noi siamo i primi sostenitori dell’ottimo sistema ciclopedonale cittadino lungo il fiume Bisenzio e la nostra è una critica costruttiva – sottolinea Presentini – però dobbiamo migliorare la segnaletica, per regolare i percorsi e soprattutto gli attraversamenti tra strade e ciclabili».

Il tratto di viale Galilei davanti al bar Doris, dove è accaduto il sinistro, rientrerebbe, secondo Presentini, tra le zone rosse bisognose di interventi di manutenzione.

«Il punto è molto frequentato e nei fine settimana il transito diventa quasi impossibile – osserva il responsabile dell’associazione Tandem – È più che mai urgente realizzare due percorsi distinti nel tratto in questione, uno per i pedoni l’altro per le biciclette; l’altra priorità è ampliare i percorsi ciclabili in modo da rendere agevole il passaggio di più bici assieme».

La polemica non accenna a diminuire: la discussione sul caso Chechi sta facendo emergere l’eccellenza dell’infrastruttura ciclabile, un reticolato di trasporto alternativo con mille aspetti positivi, che si porta dietro anche esigenze di manutenzione ed ammodernamento”.