Calcioscommesse, 30 partite vendute. La prova? Quel rigore di Zarate

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Dicembre 2013 - 18:56| Aggiornato il 18 Dicembre 2013 OLTRE 6 MESI FA

CREMONA – Partite truccate, partite vendute. Anche di serie A, almeno trenta. E un gip, Guido Salvini, che esibisce come prova un rigore sbagliato, quello di Mauro Zarate nel 2011 contro l’Udinese. Scrive che è inoffensivo. Fa capire che pensa, che è certo, che sia stato sbagliato apposta.

Torna con forza lo scandalo calcioscommesse. Torna nonostante l’inchiesta spezzettata, le condanne sportive a rate e spesso ridotte. La notizia, ed è la prima bomba di una serie, arriva di mattino presto: 4 arresti per l’inchiesta di Cremona. Ma non sono gli arrestati (tra cui quelli che diversi calciatori hanno indicato come i due “mister X”, ovvero Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani) a far discutere. I nomi che terremotano tutto e fanno schizzare la notizia in testa a tutti i siti sono quelli degli indagati: ci sono un campione del mondo come Rino Gattuso e un ex di Milan e Lazio come Christian Brocchi.

A seguire arrivano le partite “incriminate”. Sia chiaro, si parla di accuse, di ipotesi di reato. Eppure i nomi delle squadre che in quelle partite giocano inquietano e non poco: Inter, Milan, Juventus. Ovvero come tifosi e fatturato l’80% del calcio italiano, spicciolo più e spicciolo meno.

Solo nel 2011, tra le partite sospette ci sono per esempio Milan-Lazio (0-0), Chievo-Napoli (2-0), Chievo-Milan, Milan-Bari (1-1), Lazio-Juventus (0-1), Udinese-Lazio (2-1), Milan-Cagliari (4-1) e ancora sempre nello stesso anno Inter-Lecce, Juventus-Brescia, Juventus-Chievo e Inter-Chievo.

Ma le prove? Giàm  le prove. A Cremona sono sicuri di averle. D’accordo, ci sono i tabulati telefonici. Intercettazioni, telefonate, sms. Poi ci sono i racconti degli indagati, le deposizioni di chi è stato già arrestato. Il “classico” materiale da inchiesta. Poi però ci sono le prove visive.

Perché a Cremona Guido Salvini, ovvero il Giudice per le indagini preliminari, invita semplicemente a dare un’occhiata a quelle 30 partite (solo quelle di A) sospette. Andare a prendere i filmati. Un esempio su tutti. Udinese-Lazio dell’8 maggio del 2011. Finisce 2-1 per l’Udinese e la Lazio sbaglia un rigore. Cosa che nel calcio succede, ci sta. Ma per Salvini quel rigore va visto e rivisto. A calciarlo è Mauro Zarate, uno che dalla Lazio se n’è andato anche male qualche tempo fa.

Salvini ricorda e scrive che quell’8 maggio  Handanovic, portiere dell’Udinese,  “ha parato un rigore tirato da Mauro Zarate sulla cui esecuzione, quasi inoffensiva, si rimanda ai filmati”. Come a dire: volete le prove delle partite truccate? Guardatele.