Rai. Gli utili … sventati del Pd per la causa di Berlusconi

Pubblicato il 29 Maggio 2011 - 21:35| Aggiornato il 30 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

”La Rai vince negli ascolti in prima e in seconda serata. E questo malgrado una concorrenza forte e competitiva. Una conferma della centralità del servizio pubblico radiotelevisivo nel panorama culturale e informativo del nostro paese. Se il primo tempo della partita si è vinto, ora si deve completare il risultato vincendo anche sul terreno del pluralismo e della ”qualita.Una sfida che si può tranquillamente superare con il nuovo Direttore Generale e la spinta a puntare sulla riorganizzazione dell’azienda, sul rispetto delle regole e sulla piena libertà di informazione non piegata ai voleri della politica”.

Chi ha detto queste incredibili parole, diffuse dall’agenzia di stampa Ansa, non è una quinta colonna di Berlusconi, ma il deputato Giorgio Merlo, del Pd, vice presidente della Commissione Vigilanza Rai del Parlamento italiano.

Sono parole che si commentano da sole. Questo Merlo crede nella favoletta di Lorenza Lei Biancaneve e vuole imporre agli spettatori Tv una Rai da intellettuali, costringendoli a guardare solo le Tv di Berlusconi, le uniche che resteranno accessibili senza abbonamento ai milioni di italiani che non possono pagarsi Sky.

Una volta Giovanni Guareschi aveva coniato una espressione abbastanza offensiva per quei moderati che nei fatti erano diventati fiancheggiatori del Pci, li chiamava “utili” e poi un sostantivo che lasciamo alla memoria dei più anziani e alle ricerche in internet, per evitare una querela visti i tempi di intolleranza alla critica in cui vive la sinistra italiana.

Berlusconi avrebbe quindi fatto il miracolo di capovolgere l’Italia: una volta erano i borghesi a fiancheggiare i comunisti, ora sono i discendenti dei comunisti a fiancheggiare Berlusconi. Siamo convinti che il tutto avvenga per semplice sventatezza, appunto, da parte degli utili….sventati. Ma questo non li assolve.

Mentre scopriamo che la maggioranza degli italiani guadagna meno di 1.300 euro al mese, gli intellettuali della sinistra di cui dobbiamo ritenere che Merlo faccia parte si aspettano dalla gente comportamenti coerenti con redditi da molte migliaia di euro al mese, come appunto i parlamentari.

Sono tutti brava gente in buona fede, ma come esiste la responsabilità oggettiva delle squadre di calcio per i guasti dei loro tifosi allo stadio, dobbiamo essere consapevoli che esiste anche la collusione oggettiva. Chi vuole la Rai servizio pubblico senza calcio, senza ballerine, senza varietà del sabato sera, senza Isola dei famosi non può non essere guardato con il sospetto anzi con la convinzione che stia lavorando per il Re di Prussia, anzi di Arcore.