Il fascino senza tempo dei Monti Sibillini(www.blitzquotidiano.it)
Nel cuore della Val d’Orcia, arroccato su una collina, si trova un borgo che incarna la quintessenza della Toscana autentica.
Con poco più di 5.000 abitanti, Montalcino è il comune più esteso della provincia di Siena e si caratterizza per un territorio ricco di frazioni, piccoli borghi, torri, pievi romaniche e casali ristrutturati. La sua collocazione strategica offre panorami mozzafiato sulle colline toscane punteggiate da vigneti e oliveti, che costituiscono il paesaggio tipico della zona.
Passeggiare nel centro storico significa immergersi in un viaggio nel tempo. Tra i luoghi da non perdere:
- La Concattedrale del Santissimo Salvatore (Duomo di Montalcino), costruita nel XIX secolo su progetto neoclassico di Agostino Fantastici, con un interno armonioso a tre navate e opere d’arte di grande valore, come l’Immacolata Concezione di Francesco Vanni del 1588.
- La Fortezza di Montalcino, eretta nel 1361, è un esempio emblematico di architettura militare medievale con la sua pianta pentagonale. La fortezza offre un suggestivo percorso lungo i bastioni e una vista panoramica sulla Val d’Orcia, ospitando eventi culturali e degustazioni enogastronomiche.
- Il Palazzo dei Priori, affacciato su Piazza del Popolo, è il centro storico e istituzionale del borgo, risalente alla fine del XIII secolo. La struttura conserva gli stemmi dei podestà medievali e una torre merlata con orologio che domina il paesaggio urbano.
- I Musei Riuniti ospitano una preziosa collezione di oltre duecento opere d’arte, tra cui capolavori di Simone Martini, Bartolo di Fredi e il Vecchietta, nonché reperti archeologici etruschi, romani e dell’età del Bronzo e una sezione dedicata all’arte novecentesca con opere di Arturo Luciani.
A pochi chilometri dal centro, nella frazione di Castelnuovo dell’Abate, si trova la suggestiva Abbazia di Sant’Antimo, un gioiello del romanico toscano del XII secolo immerso nella campagna, tra vigneti e oliveti. Il complesso abbaziale è un luogo di grande spiritualità e bellezza architettonica.
La geografia e la storia millenaria di Montalcino
Situato a circa 567 metri sul livello del mare, il territorio di Montalcino si sviluppa su un sistema collinare che raggiunge punte di oltre 600 metri in località come Poggio Osticcio e Poggio Civitella, quest’ultimo sede di un’antica fortezza etrusca. Il clima è tipicamente mediterraneo con una diffusività atmosferica media, ideale per la coltivazione della vite.
Le origini del nome Montalcino sono riconducibili a due ipotesi: il Mons Lucinus, in riferimento alla dea Lucina o a un “bosco sacro”, oppure Mons Ilcinus, cioè “monte dei lecci”, pianta che ancora oggi caratterizza la zona e compare nello stemma cittadino.
Il borgo affonda le radici nell’epoca etrusca, con testimonianze archeologiche come la fortezza di Poggio Civitella, e si sviluppa nel medioevo come Comune autonomo. Tra il XII e il XIII secolo Montalcino visse alterne vicende di alleanze e conflitti con Siena e Firenze, subendo assedi e riconquiste. Nel 1462 ottenne il titolo di città da Papa Pio II e fu elevata a diocesi.
La storia recente ha visto una ripresa economica legata soprattutto alla produzione vinicola, con il Brunello di Montalcino che ha portato nuova linfa al territorio.

Il Brunello di Montalcino è uno dei vini più prestigiosi d’Italia e rappresenta un simbolo di eccellenza per il territorio. Prodotto esclusivamente con uve Sangiovese grosso coltivate nelle vigne più antiche del comune, il Brunello è un vino rosso DOCG caratterizzato da un colore rubino intenso, profumi complessi di frutti rossi, vaniglia e spezie, e un gusto armonico, strutturato e persistente.
La vinificazione prevede una fermentazione alcolica con macerazione sulle bucce di 25-30 giorni a temperatura controllata, seguita da una fermentazione malolattica spontanea. L’affinamento si svolge in botti di rovere slavonese da 10 a 32 ettolitri per un periodo che varia dai 34 ai 38 mesi, seguito da un’ulteriore maturazione in bottiglia di almeno 6 mesi. Il Brunello è commercializzato a partire dal quinto anno dopo la vendemmia, mentre la Riserva richiede un invecchiamento minimo di sei anni.
Le caratteristiche organolettiche del Brunello, con sentori di lampone, ciliegia, mora e note di cuoio, lo rendono ideale da abbinare a carni rosse alla griglia, selvaggina e formaggi stagionati.
Tra le etichette più apprezzate si segnalano:
- Collemattoni Brunello di Montalcino: con profumi intensi di frutti selvatici, legno nobile e un gusto caldo e persistente, premiato con 97 punti ai Decanter World Wine Awards 2023.
- Poggio Nardone Brunello di Montalcino: elegante e strutturato, con aromi di spezie e piccoli frutti rossi, valutato 93 punti da WinesCritic.com.
- Poggio San Polo Podernovi Brunello di Montalcino: intenso e persistente, con note di violetta, frutti di bosco e vaniglia, con un punteggio di 96 punti da James Suckling.
La produzione di Brunello è cresciuta significativamente, passando da 11 produttori negli anni ’60 a oltre 200 oggi, con una produzione annua di circa 330.000 casse.
