Dal rifiuto del sapone alla paura del soffione della doccia. L'interesse morboso per i bimbi del bosco ci sta sfuggendo di mano (Foto Ansa) - Blitz Quotidiano
Stavamo per scrivere l’ennesimo articolo di cronaca sulla famiglia nel bosco, sottolineando dettagli emersi dalla relazione dei servizi sociali pubblicata sul quotidiano Il Centro, poi ci siamo fermati e abbiamo detto: forse è il caso di fare autocritica. Qui e là tra social e testate giornalistiche campeggiano titoli che parlano della scarsa igiene iniziale dei tre figli della coppia di Palmoli, dal ripudio iniziale del sapone alla paura per il soffione della doccia.
Una serie di dettagli legati alla cura della loro persona che sarebbe bene tutelare, considerando che parliamo sempre di minori che non hanno mai chiesto di essere protagonisti di qualcosa. Non è certo questo l’unico caso al mondo di bambini che temono il lavaggio del corpo, anzi, dunque i sensazionalismi sono da evitare. Se è vero che quel che conta è che la loro infanzia sia “tutelata”, anche evitare di rendere noti dettagli della loro vita personale quotidiana è auspicabile, onde evitare di essere derisi dai loro coetanei nel futuro prossimo. Meglio soffermarsi sulla questione della scarsa alfabetizzazione e sulla mancata agibilità della loro casa, temi su cui è possibile dibattere con dati più oggettivi.
