Dal M5s la "legge Cicalone" contro i borseggi con lo youtuber testimonial (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Il Movimento 5 Stelle accelera sul tema della sicurezza urbana e sceglie un volto noto del web come testimonial: lo youtuber Simone Ruzzi, conosciuto come Cicalone. L’occasione è la presentazione alla Camera della proposta di legge anti borseggi targata M5s.
Durante la conferenza stampa organizzata dal gruppo parlamentare pentastellato, Cicalone prende posto accanto alla prima firmataria del testo, la deputata Marianna Ricciardi. La sua presenza viene motivata con la necessità di portare “il fondamentale punto di vista delle vittime”, in un momento in cui il tema dei furti con destrezza è tornato al centro del dibattito pubblico. Per lo youtuber si tratta della seconda visita a Montecitorio dopo l’ultima aggressione subita nella metropolitana di Roma e a poche settimane dall’audizione in commissione Periferie.
I contenuti della proposta di legge
La proposta del M5s rappresenta il primo tassello di una strategia più ampia sulla sicurezza, annunciata anche da Giuseppe Conte durante Atreju, dove ha incalzato Giorgia Meloni su questi temi. Il cuore del provvedimento è il ripristino della procedibilità d’ufficio per i furti con destrezza, misura già più volte invocata dai pentastellati.
Il testo prevede inoltre un’aggravante nel caso in cui il borseggio venga commesso da più persone, l’introduzione di una piattaforma digitale per presentare denunce da remoto, sistemi di videosorveglianza per i recidivi e l’istituzione di un fondo nazionale per la sicurezza urbana. Ricciardi sottolinea come la proposta stia raccogliendo numerose adesioni all’interno del gruppo parlamentare: “Non è un’iniziativa personale”. E assicura: “Insisteremo molto sulla sicurezza”.
Le parole di Ricciardi e Cicalone
Nel corso della conferenza, Ricciardi ribadisce la linea del Movimento: “Oggi fare i borseggiatori conviene e questo è inaccettabile, la sicurezza deve essere garantita dallo Stato”. Presentando lo youtuber, aggiunge: “Qui con me ci sono istituzioni e cittadini che vogliono avere la libertà di muoversi in sicurezza”. Cicalone, dal canto suo, interviene con toni duri: “Quando un turista straniero mette sui social un borseggio scrive ‘gli italiani sono dei ladri’. Ma ci sono diversi gruppi: i sudamericani, i rom e qualche cane sciolto italiano. Ma i grossi gruppi che rubano non sono italiani”. E conclude: “Se io voglio vivere in maniera civile – prosegue – non sono né di sinistra né di destra”.
Più personale il racconto finale: “Il mio aggressore – racconta – oggi sta a casa e ridacchia della giustizia italiana. Se non lo arresteranno io mi sentirò autorizzato a incontrarlo e a non essere più vittima, tanto la giustizia non c’è”.
