ALITALIA, LA LEGA SCEGLIE LUFTHANSA: MERCOLEDI BOSSI DA BERLUSCONI

Pubblicato il 5 Gennaio 2009 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA

«Contatti» in due direzioni: sono quelli confermati nel pomeriggio di lunedì dalla nuova Alitalia, alla ricerca di un partner internazionale. Da un lato c'è Air France, convinta a investire su Fiumicino come unico hub internazionale del nuovo gruppo; dall'altro c'è Lufthansa, il cui interesse per la compagnia italiana è tornato d'attualità negli ultimi giorni e che ritiene ideale una strategia industriale basata, in Italia, tanto su Malpensa quanto sullo scalo romano.

LA LEGA SCEGLIE LUFTHANSA – La scelta tra Air France e Lufthansa non è indifferente, a cominciare dalle ricadute occupazionali. E la politica da tempo è scesa in campo per difendere l'una o l'atra ipotesi. La segreteria politica della Lega Nord, dopo un incontro lunedì sera con il sindaco Letizia Moratti, ha confermato «la risoluta volontà di difesa e di sostegno dell’aeroporto di Malpensa quale hub internazionale e della relativa occupazione», come riporta una nota del Carroccio, al termine della riunione presieduta dal ministro Umberto Bossi. Per la Lega il «partner ideale» deve essere Lufthansa, «unica compagnia in grado di garantire occupazione, servizi di livello internazionale e gli hub di Milano Malpensa e Roma Fiumicino». E come ha confermato il capogruppo dei deputati leghisti, Roberto Cota, «per noi leghisti la difesa di Malpensa è una priorità». Oltre alla Lega, è il nord «compatto» a tifare Lufthansa (dal governatore Roberto Formigoni al sindaco Letizia Moratti fino al presidente della provincia di Milano, il diessino Filippo Penati) , mentre i politici della Capitale si schierano apertamente con Air France, più sensibile all'ipotesi Fiumicino.

«LIBERALIZZAZIONE TOTALE» – L'ipotesi Air France non è neanche presa in considerazione dalla Lega, che in caso non vada in porto l'alleanza Alitalia-Lufthansa, chiede che il governo «liberalizzi i diritti di traffico aereo con effetto immediato, garantendo così l’effettiva concorrenza su tutte le tratte ivi compresa quella Milano-Roma». In ogni caso, sostiene la Lega, il governo dovrà «garantire ai lavoratori coinvolti il medesimo trattamento e gli stessi ammortizzatori sociali già previsti per i dipendenti Alitalia». La Lega anticipa, infine, che su questi argomenti il segretario Umberto Bossi incontrerà il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, già nella giornata di mercoledì 7 gennaio. All'ordine del giorno, oltre al nodo Malpensa, dovrebbe esserci anche l'ipotesi di allargare il numero dei ministri, includendo nel governo i dicasteri della Salute e del Turismo. Lo ha confermato Roberto Cota, lasciando la sede di via Bellerio, a Milano, dove si è tenuto il vertice leghista.

ALITALIA: CONTATTI IN CORSO – In mattinata il numero uno di Lufthansa, Wolfgang Mayrhuber, aveva avvertito che non sarebbe arrivato lunedì a Milano per incontrare i vertici Cai e che non ci sarebbe stata un conference call col presidente della nuova Alitalia, Roberto Colaninno. I contatti su una «possibile offerta» vanno però avanti, hanno precisato fonti della compagnia tedesca. Alitalia, da parte sua, ha confermato che i colloqui sull’alleanza internazionale vanno avanti, «su entrambi i fronti, compreso quello di Lufthansa, in vista della scelta finale», hanno sottolineato fonti vicine alle trattative. Sul fronte francese, in particolare, continua il lavoro dei tecnici per mettere a punto i dettagli del progetto di accordo, mentre si resta in attesa di una controfferta da parte tedesca.

FIUMICINO – Ma se il fronte del Nord promette battaglia, le «truppe» capitoline non stanno certo con le mani in mano: Il sindaco Gianni Alemanno e il governatore del Lazio Piero Marrazzo. «Se dovessimo verificare che il piano industriale va a peggiorare la situazione dell'aeroporto Leonardo da Vinci – promette Alemanno – saremmo pronti anche noi a mobilitarci». E Piero Marrazzo, per il quale si è «alla vigilia di una battaglia decisiva» non ha dubbi e sintetizza con uno slogan: «giù le mani della politica dagli aeroporti». È il mercato che deve decidere. «Noi abbiamo un vero hub. Liberalizzino pure il settore, Fiumicino è pronto a confrontarsi. Non è colpa nostra – sottolinea Marrazzo – se il nord non ha mai risolto i problemi del suo sistema aeroportuale e se Malpensa è cannibalizzata dai moltissimi scali vicini».