ALITALIA: OK CDM A PRESTITO 300 MLN DI EMERGENZA

Pubblicato il 22 Aprile 2008 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che concede un prestito di emergenza all’Alitalia.
«Dopo il prestito ponte che sarà una boccata d’aria per tre mesi vedremo se Air France farà una nuova proposta, se ci sarà una cordata italiana o Lufthansa. Poi occorre stabilire un vertice per Alitalia perché non può rimanere acefala. Sono comunque certo che ci saranno acquirenti che si faranno vivi». Lo afferma il leader di An, Gianfranco Fini, affrontando nel corso di «Porta a porta» il futuro di Alitalia. «A questo punto – aggiunge – il Governo ancora in carica deve fare un decreto per il prestito ponte che deve contenere cifre congrue. Quindi la maggioranza lo convertirà in legge».

Per giovedì la compagnia ha convocato i sindacati: all’ordine del giorno l’aggiornamento e la valutazione della situazione aziendale. L’uscita di scena di Air France rappresenta il primo banco di prova del dialogo bipartisan sulla vicenda Alitalia promesso da centrodestra e centrosinistra. In mattinata si è tenuto un nuovo incontro di governo a Palazzo Chigi. Il premier Romano Prodi ha visto il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, il titolare dei Trasporti, Alessandro Bianchi, e il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta. Nel frattempo la «squadra» di Silvio Berlusconi condotta dal fido Gianni Letta e da Bruno Ermolli sta serrando le fila di quella «cordata» italiana.

«Oggi non c’è nulla sul tavolo, è prematuro poter dire qualsiasi cosa perchè della situazione attuale di Alitalia non sappiamo nulla». Corrado Passera prende tempo. «Su Alitalia – spiega l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo – c’è stato molto disordine informativo nelle ultime settimane. Ci siamo impegnati per mesi per mettere a punto un progetto molto serio di sviluppo. Da mesi non sappiamo quale sia la situazione di Alitalia, quindi senza avere informazioni su questo non è pensabile dare una risposta». Passera tuttavia ribadisce che Intesa, «di fronte a progetti industriali solidi e con prospettive internazionali»non si è mai tirata indietro.

Da un parte dunque Intesa e una possibile cordata italiana (a tal proposito Francesco Gaetano Caltagirone esclude al momento un interesse: «non è il nostro settore» spiega il presidente di Caltagirone Spa a margine dell’assemblea degli azionisti che ha varato i conti del 2007 del gruppo). Dall’altra parte Aeroflot. Il vice-direttore della compagnia aerea russa, Lev Kochliakov, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa RIA Novosti, ha fatto sapere che la compagnia riprenderà i contatti per il salvataggio della compagnia italiana. «Aspettiamo una specifica proposta ufficiale da parte italiana» avevano in precedenza rivelato fonti ufficiali di Aeroflot. «La nostra posizione non è cambiata» sottolinea invece Stefanie Stotz, portavoce di Lufthansa, commentando le voci secondo le quali Silvio Berlusconi starebbe pensando per Alitalia proprio alla compagnia tedesca dopo l’addio di Air France. «Posso però dire che stiamo osservando gli sviluppi in Italia, ma esattamente come facciamo con il Nord America, la Gran Bretagna e le altre aree del mondo» aggiunge Stotz. Nessuna intenzione di avviare trattative o discussioni con il governo italiano e con Alitalia da parte della British Airways. «Da parte nostra – spiega la compagnia britannica – non esiste un focus sulla compagnia italiana».

Se per Alitalia dovesse essere deciso il commissariamento, secondo quanto risulta a Radiocor, ci sarebbe già il nome pronto. Quello, sostiene l’agenzia, di Maurizio Basile, che si è dimesso nei giorni scorsi dalla carica di amministratore delegato di Aeroporti di Roma S.p.A.

I destini della compagnia continuano dunque a navigare nell’incertezza. Con ripercussioni anche in Borsa. Dopo quasi un’ora di asta intorno al titolo, il titolo della compagnia è stato sospeso dalle negoziazioni. Il provvedimento riguarda azioni ordinarie, obbligazioni convertibili e strumenti derivasti. La sospensione sarà per tutta la seduta odierna in attesa di comunicazioni.

Tra i dipendenti a Fiumicino il ritiro dell’offerta di Air France è stato accolto con un misto di amarezza, delusione e preoccupazione accompagnata da una grande incertezza per il futuro. «Quello che sta succedendo ad Alitalia è un dramma» è lo sfogo del candidato sindaco per il centrosinistra, Francesco Rutelli. «Oggi La Padania – spiega il vicepremier uscente – rivendica di aver messo il bastone tra le ruote tra l’Italia e Francia e Olanda che hanno ritirato la loro offerta. Ma vorrei che si capisse che per noi a Roma Alitalia è come la Fiat per Torino».