BORSE: BOOM IN ASIA, SI RAFFORZA RALLY IN EUROPA

Pubblicato il 19 Settembre 2008 - 17:17 OLTRE 6 MESI FA

Si rafforza il rally delle Borse europee: Londra sfiora un guadagno dell’8% a quota +7,93%, Parigi il 6,42%, Madrid il 5,93%. L’indice Dj Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati nel Vecchio Continente, cresce del 6,4%, il rialzo massimo dal 1987.

I settori che stanno trainando il boom sono quello bancario e delle assicurazioni, con strappi davvero notevoli: l’indice Dj Stoxx europeo dei titoli del credito segna una crescita del 16%, quello degli assicurativi del 12%. I mercati azionari spingono dopo i provvedimenti già emanati per una stretta sulle vendite allo scoperto e su quelli previsti da parte dell’amministrazione statunitense per risollevare il settore finanziario. In questo quadro, spicca l’esplosione al rialzo di titoli come Hbos (+39,05%), il gruppo bancario dei Lloyds (+35,16%) e di Barclays (+32,89%). Ma l’euforia di queste ore è diffusa: Ubs sale del 30,66%, Credit Agricole del 24,47%, Commerzbank del 18,76%. Tra le assicurazioni si registra, tra gli altri, il boom di Prudential (+23,25%), Ing (13,85%) e di Allianz (+13,30%). In controtendenza stanno viaggiando i soli titoli automobilistici con il crollo del 16,57% di Volkswagen dopo la corsa di ieri. Di seguito l’andamento degli indici delle principali Borse europee: – Londra +7,93% – Parigi +6,42% – Francoforte +3,95% – Madrid +5,93% – Milano +5,49% – Amsterdam +5,85% – Stoccolma +6,70% – Zurigo +5,61%.

BORSA MILANO: A META’ SEDUTA VOLA (+5%) IN SCIA ALL’EUROPA – Circa a metà giornata Piazza Affari, come tutte le Borse europee, segna rialzi da venerdì d’oro: l’indice Mibtel guadagna il 5,39% a 20.773 punti, lo S&P/Mib il 6,06% a quota 27.219. In Borsa a Milano è ancora sugli scudi il titolo Unicredit, molto penalizzata nei giorni scorsi e che ora cresce dell’11,13% a 3,505 euro. Pioggia di acquisti anche sull’altra grande banca italiana: Intesa SanPaolo è in rialzo del 9,69% a 3,88 euro. Con tutto il settore del credito in salute, Mediobanca, che ha presentato questa mattina i conti 2007/2008 alla comunità finanziaria sale del 5,72% e Generali del 4,93%, mentre strappa dell’8,71% il titolo Pirelli e del 7,61% Fiat, ieri finita brevemente sotto quota 10 euro, nonostante la debolezza del comparto azionario automobilistico a livello europeo. Bene anche Eni (+4,86%), mentre Telecom Italia rallenta la corsa (+2,79% a 1,069 euro) dopo l’annuncio sindacale di un accordo sugli esuberi ma anche gli accenni di Mediobanca sulle ipotesi di svalutazione della quota Telco-Telecom. Tra i titoli a maggior capitalizzazione di Piazza Affari solo Snam rete gas (-0,06%) fatica a viaggiare in territorio positivo.

MOSCA, MICEX SOSPESO, STAVOLTA PER ECCESSO RIALZO – La borsa di Mosca ha sospeso le contrattazioni per l’indice Micex per eccesso di rialzo. Lo riferisce l’agenzia Itar-Tass. In base alle regole, se un indice supera il 15% le contrattazioni vengono sospese, e il Micex ha segnato in apertura un più 17%. Le contrattazioni per l’indice Rts invece restano aperte, dato che i titoli si attestano mediamente su un più 11%.

ASIA CREDE A INTERVENTO USA – Tornano in massa gli acquisti sulle Borse dell’Asia e dell’area del Pacifico: oltre al fisiologico rimbalzo dopo molte giornate nere, gli operatori, come a Wall Street, sembrano credere a un intervento straordinario dell’amministrazione statunitense per risollevare i mercati. Risultato: il listino cinese, sempre molto volatile, sfiora un recupero di dieci punti, quello di Hong Kong porta a casa un rialzo di sei punti e mezzo, Sidney, Singapore e Seul crescono di oltre quattro punti.

Molto bene anche Tokio, che sfiora questi livelli e chiude in crescita del 3,76%. Sono i titoli del settore finanziario, delle banche e delle assicurazioni – quelli da mesi più penalizzati e sui quali si concentrano i timori degli analisti – a tirare la volata. Molto dipende dalle speranze che l’amministrazione di Washington stia lanciando un piano per creare qualcosa come una grande ‘bad company’ nella quale far confluire titoli o società più a rischio, che vi rimarrebbero fino a un miglioramento delle condizioni economiche e dei mercati. Un modello che si ispirerebbe alla Resolution Trust Corporation, l’agenzia costituita negli anni 80 ai tempi della crisi delle casse di risparmio Usa. In questo quadro sul listino giapponese i gruppi finanziari e del credito Sumitomo sono saliti del 13 e del 12%, risultato simile a quello ottenuto da Mizuho financial group. Bene anche le assicurazioni e le banche, con la Bank of Yokohama che è cresciuta dell’11%, risultato ottenuto anche dalla Mitsubishi corportation. A Sidney il titolo del Macquarie group, la prima banca d’affari australiana, è schizzato del 38%, Citigroup del 19%. "Per una seduta – afferma un operatore dei mercati dell’area – l’Asia ha creduto anche alle banche centrali e alle loro forti emissioni di liquidità nel mercato interbancario, che rischiava di congelarsi con possibili enormi danni per tutta l’economia". Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse dell’Asia e del Pacifico:

Tokyo +3,76% – Hong Kong +6,50% – Shanghai +9,46% – Taiwan +8,89% – Seul +4,79% – Sidney +4,04% – Bombay +3,32% – Singapore +4,23% – Kuala Lumpur +2,00% – Bangkok +3,56% – Giakarta +5,09%.