Brunetta inguaia Montezemolo: “Mi ha telefonato, è d’accordo con me” e getta nel caos la politica. Poi dice di sognare “una Italia gentile”

Pubblicato il 19 Settembre 2009 - 18:20| Aggiornato il 21 Settembre 2009 OLTRE 6 MESI FA

«Mi ha chiamato Luca Cordero di Montezemolo e mi ha detto che è perfettamente d’accordo con me». Renato Brunetta, a poche ore dal violento e volgare attacco contro le “sinistre parassitarie”, ha asserito di essere stato chiamato dal presidente della Fiat. Che la telefonata ci sia stata e sia stata proprio come ha detto Brunetta (cosa verosimile data la propensione di Montezemolo a dare ragione a tutti)  oppure no, la cosa è di quelle destinate a creare imbarazzo. Dimostra chiaramente la pericolosità di fare confidenze con il soggetto Brunetta e pare una ulteriore conferma della situazione dei suoi nervi.

Luca Montezemolo

Dopo le sue sparate mattutine contro la sinistra e la sua “elite di merda”, nel pomeriggio di sabato si abbandonato a confidenze con i giornalisti presenti a Cortina: «Ci sono moltissimi amministratori che mi piacciono, ci mancherebbe altro», concede magnanimo, primo tra tutti Sergio Chiamparino, sindaco di Torino. Su Chiamparino, la frase che segue è dell’agenzia di stampa Agi e non si può quindi stabilire se lo stupro della lingua italiana sia stato commesso da Brunetta o dal giornalista: «È molto bravo ed è a loro che mi sono rivolto dicendo: liberatevi dall’abbraccio mortale delle elite delle cattive rendite».

Il ministro della Pubblica amministrazione e innovazione ha detto di auspicare «un’Italia gentile, a partire da “Repubblica”»: insulti e turpiloquio sono un saggio di come Brunetta intenda la gentilezza. Rivolgendosi all’inviato di Repubblica presente allo scambio di battute, Brunetta ha detto: «Mi meraviglio della vostra meraviglia riguardo i toni usati stamattina. Io non sono un ipocrita. Sono in linea con quelli che avete usati voi negli ultimi quattro mesi, compresi quelli del fondatore del giornale», Eugenio Scalfari.

In uno slancio proletario, Brunetta ha detto di parlare «anche il linguaggio del popolo. “Andare a morire ammazzati” è una espressione romana che non va presa alla lettera”.

Ma le parole di Brunetta hanno suscitato molte reazioni nel mondo politico italiano. Da sinistra il ministro ha ricevuto molte critiche, mentre nella maggioranza qualcuno ha avuto da ridire sui toni utilizzati dal politico veneziano.

Reazioni indignate e imbarazzate dal mondo politico