CAMORRA: IN ARRIVO 400 SUPER-POLIZIOTTI DOPO LA STRAGE

Pubblicato il 21 Settembre 2008 - 00:34 OLTRE 6 MESI FA

Immigrati_camorra2 Dopo le stragi di Castelvolturno il ministero dell’Interno ha deciso di inviare 400 uomini altamente specializzati per fronteggiare l’emergenza nel casertano, non solo, allo studio anche un possibile uso dell’esercito. Per gli immigrati clandestini, inoltre, responsabili di attività criminali, «saranno avviate con la massima celerità le procedure di espulsione».

«Quattrocento unità di personale altamente qualificato delle forze di polizia, un maggior supporto alle strutture investigative», sono queste – si legge in un comunicato del ministero – le decisioni assunte al termine della riunione che si è tenuta oggi al Viminale, voluta dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, per affrontare la recente emergenza criminale nella provincia di Caserta. La Riunione è stata presieduta dal sottosegretario Alfredo Mantovano, e hanno partecipato, tra gli altri, il capo di gabinetto Procaccini, il capo della polizia Manganelli, i capi di Stato Maggiore dell’arma dei Carabinieri, Gallitelli e della guardia di Finanza Poletti.

La riunione era stata preceduta da un vertice Interforze con i reparti investigativi delle tre forze di polizia presieduto dal vice capo della polizia Cavaliere e al quale hanno partecipato anche i responsabili nazionali di Sco, Ros e Scico.

«Dopo un’approfondita valutazione della situazione – si legge nella nota – dell’ordine pubblico è stato deciso di intensificare il controllo del territorio e colpire duramente la criminalità organizzata, rafforzare al massimo l’attività investigativa e di intelligence per individuare gli autori dei recenti omicidi, per la cattura dei latitanti e dei responsabili di attività criminali, per i quali, laddove immigrati clandestini, saranno avviate con la massima celerità le procedure di espulsione».

«Sarà infine – conclude il ministero – sottoposto dal ministro dell’Interno al Consiglio dei ministri l’ipotesi di rendere più flessibile l’utilizzo dei militari non solo per le aree urbane, ma anche per altre zone critiche, previa valutazione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica».