Cina/ Arrestato il leader dei dissidenti Liu Xiaobo: “Incita alla sovversione”

Colpo duro del governo cinese ai difensori dei diritti umani. A venti anni esatti dalla rivoluzione di Piazza Tien An Mmen il governo ha arrestato uno dei più noti dissidenti: Liu Xiaobo, 53 anni. L’accusa è di incitamento alla sovversione contro il potere dello Stato. L’arresto è stato eseguito otto mesi fa, ma era stato tenuto segreto. Solo oggi il Governo ne ha dato notizia. Liu è segregato in un posto sconosciuto.

La colpa grave del dissidente, una figura carismatica per chi in Cina lotta contro il potere assoluto dello Stato, è di avere redatto e firmato un documento la Carta 08, che ha raccolto 300 adesioni di scrittori, avvocati, giornalisti, professionisti. Con un comunicato la polizia di Pechino spiega che Liu Xiaobo ha partecipato ad attività di diffamazione del governo, cercando di di «dirottare il sistema socialista». L’avvocato del dissidente, anche lui firmatario della Carta 08, ha dichirato di ignorare dove il suo cliente sia detenuto.

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