Sono vivi i tre volontari della Croce Rossa rapiti nelle Filippine, fra cui l'italiano Eugenio Vagni. Lo ha detto Anna Nelson, portavoce della delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) a Manila. «Abbiamo ricevuto informazioni attendibili che i nostri colleghi sono vivi», ha detto la Nelson all'agenzia stampa cinese Xinhua. La portavoce ha riferito che al quartier generale della Croce Rossa a Ginevra è stata creata un'unità di crisi che sta lavorando in stretto contatto con la delegazione dell'Icrc nelle Filippine per giungere alla liberazione di Vagni e dei suoi colleghi, lo svizzero Andreas Notter e la filippina Jean Lacaba. I tre sono stati rapiti giovedì da uomini armati non identificati mentre si dirigevano in auto verso l'aeroporto di Jolo, sull'omonima isola nelle Filippine meridionali, dopo aver visitato un carcere dove stavano curando un progetto per un impianto idrico a beneficio dei detenuti. La Nelson ha dichiarato che l'Icrc ha sospeso soltanto il progetto a cui lavoravano i tre rapiti, mentre gli altri proseguono normalmente.
