Il governo yemenita continua a combattere i ribelli nel nord del Paese. La paura è di perdere il controllo del territorio

Pubblicato il 13 Agosto 2009 - 03:06 OLTRE 6 MESI FA

Continuano gli scontri tra le forze dell’esercito yemenita e i ribelli sciiti del nord del Paese.

Le forze governative usano adesso armi più sofisticate, artiglieria e aerei, per attaccare i ribelli nella zona al confine con l’Arabia Saudita.

Il governo yemenita vuole impedire che i ribelli prendano il controllo della provincia di Saada. Il comitato di sicurezza, comandato dal presidente Ai Abdullah Saleh, ha promesso di rispondere ai ribelli con un “pugno di ferro”.

Il ministro della Salute ha detto che fino ad ora 12 persone sono state uccise negli attacchi e 51 sono state ferite.

Il governo yemenita, nonostante gli sforzi, non ha molto potere sui ribelli e non riesce a controllarli.

La stabilità dello Yemen, paese d’origine di Osama Bin Laden, è la preoccupazione principale sia per l’Arabia Saudita che per gli Stati Uniti. La ribellione sciita nasconde anche un’altra preoccupazione: un potere sempre maggiore dell’Iran sciita.