L’Aquila/ Verdone e Benigni ai terremotati a Ferragosto

Pubblicato il 13 Agosto 2009 - 08:42 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Benigni e Carlo Verdone saranno a L’Aquila durante la festività di ferragosto. Il comico romano è atteso per il 14, mentre per il toscano, la cui presenza non è ancora confermata ufficialmente, gli abruzzesi dovranno attendere il 16.

Non solo il Silvio Berlusconi, quindi,  (il premier  ha annunciato la sua presenza nel capoluogo prima di partire per le ferie), ma anche la visita di due dei più importanti attori italiani che tenteranno di strappare un sorriso a chi sta ancora vivendo nelle tendopoli battute dal sole.

Della visita di Verdone si sa già tutto: visita alle tendopoli nel pomeriggio, quindi bagno di folla all’Auditorium e, infine, proiezione di “Borotalco”, uno dei suoi film più popolari.

Diversa invece la situazione per Benigni. Il suo arrivo non è ancora ufficiale, ma il suo staff lo da per altamente probabile.  Anche per il regista de “La vita è bella” ci sarà una visita alle tendopoli. Non è ancora certo, invece, se il comico preferirà far proiettare un suo film o intrattenere il pubblico con un’esibizione dal vivo.

Al di là dell’aspetto ludico, però, quello che rende importanti le visite è il segnale di “normalità” che rappresentano. Molta gente, infatti, ha ancora il terrore dei luoghi chiusi e come dice Gabriele Lucci, presidente dell’Accademia dell’Immagine, «far andare la gente a seguire l’esibizione di un attore o anche a vedere un film rappresenta il primo passo verso il superamento di una paura comune, quella di stare tutti insieme in un luogo chiuso».

Il cinema, dopo la tragedia, assume quasi funzione terapeutica. Per Lucci, infatti, «in una città di provincia vivere insieme è importante, il sisma ha spazzato via tutto, lasciando ovunque un forte senso di smarrimento. Qui psicologi e psicanalisti lavorano moltissimo e non è un caso se ai morti per le scosse, che continuano ad esserci, si siano aggiunti quelli che, dopo la tragedia, si sono ammalati di cuore, di tumori, di depressione».