Milano, sesso orale in carcere: avvocato sospesa dall’ordine

Pubblicato il 25 Settembre 2009 - 11:24| Aggiornato il 5 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Un contatto troppo intimo con il suo cliente pagato a carissimo prezzo: un’avvocatessa di Milano è stata sospesa per sei mesi dalla professione dopo essere stata denunciata da un’agente di polizia penitenziaria del carcere di Opera.

La donna, secondo la denuncia, durante un colloquio in carcere con il suo assistito, avrebbe avuto con lui un rapporto orale. L’avvocato si è difesa sostenendo che le era semplicemente caduta la penna dalla scrivania e stava cercando di raccoglierla. Una spiegazione imbarazzata che, però, non ha convinto l’ordine che ha deciso la sospensione perchè l’avvocato «ha disonorato la professione».

La professionista era stata vista in atteggiamenti intimi da un agente della polizia penitenziaria che, dopo aver osservato la scena dallo spioncino, ha presentato immediatamente denuncia.