Grillo: “Il Pd è completamente alla frutta. Mi dicono no ad Arzachena? Io allora mi iscrivo a Genova

Pubblicato il 14 Luglio 2009 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA

RO190209INT_0037«Adesso sono riuniti in un consiglio provinciale e dicono che la mia domanda non è valida, perché non sono residente ad Arzachena». Così Beppe Grillo continua a far discutere in merito alla sua volontà di candidarsi al Pd, alla quale gli esponenti del partito si sono dichiarati contrari.

«Domani andrò a Nervi, dove sono residente, e cercherò di prendere la tessera lì dove sono residente. Allora spero che la Vincenzi, che è la sindaco, non mi tolga la residenza da Genova, sennò per iscrivermi a ‘sto cazzo di partito devo diventare un apolide!».

Beppe Grillo non ci sta proprio. Le sue dichiarazioni sono apparse sul suo blog dove il comico annuncia che applicherà la competenza territoriale che ha inficiato la sua richiesta d’iscrizione al Pd presentata in Sardegna. «Sono andato per iscrivermi ad Arzachena. Sono andato – spiega – con due garanti, perché ci vogliono due garanti che testimonino che tu sei tu. É venuto “Dughedaivezizzegazu” e il macellaio “Guzuguzu Paracheguzu”. Mi hanno detto che potevo fare la domanda, “ma la tessera non te la possiamo dare”. Ci siamo seduti in un bar. Ho compilato la mia domanda e ho pagato 16 euro. Ne bastavano 15, ma uno gliel’ho dato di stecca». Intendendo con la parola “stecca” una mancia.

«Dunque il Partito Democratico è completamente alla frutta», continua Grillo. «Non si sa più cosa sia. Fassino dice che il Partito Democratico non è un taxi. Bersani dice che non è un autobus e la Melandri dice che non è un tram. L’unica cosa certa che sappiamo del Partito Democratico è che non è un veicolo a motore. Sono veramente alla frutta», conclude.