PDL, POLEMICHE SUGLI INCARICHI: BOSSI INSISTE, ”A NOI INTERNO E RIFORME”

Pubblicato il 22 Aprile 2008 - 13:26 OLTRE 6 MESI FA

Bossi Umberto Bossi conferma: lui alle Riforme, Maroni all’Interno, Zaia all’agricoltura, con un ruolo di vicepremier di Calderoli. In più il segretario federale del Carroccio annuncia un ruolo da viceministro per le infrastrutture per Roberto Castelli, destinato dunque per il momento a rimanere a Roma. Per il Senatùr, insomma, non ci saranno sorprese nella formazione del governo (come invece annunciato da Silvio Berlusconi).

«Castelli lo mettiamo lì per le infrastrutture, per le strade del Nord – spiega Bossi -. Abbiamo fatto un passo indietro, un ministero in meno, per un posto da viceministro. Così abbiamo dimostrato che non è questione di poltrone e che in realtà bisogna far partire la macchina subito».

Formigoni resterà al Pirellone? «Penso di sì – afferma Bossi – Berlusconi ha paura della reazione della gente se il presidente della Regione Lombardia va direttamente a Roma. Se facciamo le elezioni a ottobre, rischiamo divisioni tra gli alleati». Su questo punto anche Gianfranco Fini, durante «Porta a Porta», conferma: «Roberto Formigoni resterà al suo posto dove onorerà fino alla fine il mandato ricevuto dagli elettori». Un incarico di prestigio al vertice del Pdl. Probabilmente il posto di coordinatore, nel partito unico. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende da fonti del Pdl, l’offerta avanzata da Silvio Berlusconi al governatore della Lombardia Roberto Formigoni, nel corso del colloquio concluso ad Arcore. Il Cavaliere avrebbe chiesto dunque a Formigoni di restare alla guida della regione, aggiungendo la promessa di un incarico ministeriale nel 2010, quando terminerà la legislatura regionale. Formigoni avrebbe invece puntato su un ministero, probabilmente quello delle Attività produttive. Poi, si sarebbe limitato a prendere atto della proposta del Cavaliere.

E in una nota il governatore della Lombardia Roberto Formigoni dice la sua: «Non sapevo che fosse l`onorevole Fini a dover decidere del futuro mio e della Lombardia. Per quanto riguarda me e Berlusconi, abbiamo aggiornato il nostro colloquio a domani sera».