PER ALITALIA LA SOLUZIONE PEGGIORE

Pubblicato il 13 Gennaio 2009 - 07:08 OLTRE 6 MESI FA

di Alessandro

Posso essere d'accordo sul fatto che Air France si sia limitata ad agire "furbescamente" e che non sia di Berlusconi tutta la colpa del fallimento della trattativa al tempo del governo Prodi, ma non si può negare che nessuna azienda di buon senso andrebbe a investire in un Paese dove il futuro governo si mostra palesemente ostile. L'errore di Berlusconi non sta tanto nell'aver osteggiato Air France a quel tempo, ma di aver poi orchestrato questo inciucio all'italiana, dove la bad company ci costerà un sacco di quattrini. Non sono un fan di Berlusconi, ma mi auguravo che sarebbe stato almeno in grado di fare alcune scelte secondo un'ottica imprenditoriale e non politica. La soluzione targata Berlusconi è quanto di peggio si poteva immaginare ed è figlia esclusivamente di interessi politici di basso livello: oltre a pagare i debiti di Alitalia, finiamo per pagare anche i debiti di Air One, e di veder sparire quel minimo di concorrenza sulle tratte più importanti. Mi dispiace vedere chi si definisce un paladino del libero mercato adottare soluzioni bulgare, come il divieto di concorrenza sulla tratta Milano-Roma e la negata liberalizzazione degli slot di Malpensa. A Malpensa non c'è bisogno dell'Alitalia (o meglio sarebbe ormai chiamarla AliRoma), ma più semplicemente di una sana concorrenza. Siccome tutti sanno che l'Alitalia è un'azienda decotta, e che presumibilmente continuerà ad esserlo, sostenuta solo da interessi politici, ecco che la concorrenza viene negata per legge, con buona pace dei celoduristi di Bossi, che tanto hanno abbaiato ma poco o nulla ottenuto. C’è ancora qualcuno che crede che i milioni di passeggeri che dal nord volano verso l'Europa, Middle-East, Far-East o America, possano fare scalo a Fiumicino? Purtroppo questo governo continua a supportare l'accanimento terapeutico, in tutte le sue forme…