SEMPLIFICARE? SPERIAMO BENE

Pubblicato il 30 Maggio 2008 - 06:29 OLTRE 6 MESI FA

di Viktor

Fra gli immensi compiti prioritari che il Presidente Silvio Berlusconi ha indicato, al Governo e al Paese unito, per fare l’Italia e gli italiani, è stata inclusa, con designazione di un apposito ministero, la semplificazione dell’assetto legislativo, che si dice conti oltre 120.000 leggi(!), molte delle quali stratificate e contrastanti: le troppe leggi impediscono il sistema, inducono il cittadino a violarle e offrono ai controllori occasioni di ricatto. L’esperienza — da ultimo quella argentina (opera veramente mirabile), per non risalire a Giustiniano — insegna che la semplificazione e la codificazione sono un’opera ciclopica che richiede esperti, investimenti e tempo. Ma si deve cominciare e il settore tributario potrebbe essere il primo. Negli ultimi cinquanta anni numerose volte (l’ultima nella riforma del professor Giulio Tremonti) il Governo fu delegato per l’emanazione di un codice tributario, e non se ne fece nulla anche se le linee guida tracciate da Vanoni, nel 1940, sono state seguite in numerosi Paesi, dall’America latina e persino dalla Russia. Auguriamoci che questa sia la volta buona!