Stati Uniti/ Mai senza vestitia nudità suscita imbarazzo, anche se a spogliarsi sono i bambini

Pubblicato il 17 Luglio 2009 - 15:55 OLTRE 6 MESI FA

La nudità crea imbarazzo agli adulti, anche se a essere svestiti sono i bambini. Un’inchiesta del New York Times mostra come la nudità dei bambini venga a volte incentivata dai genitori ma non sempre apprezzata dagli altri adulti. Imbarazzo, vergogna. Questi i sentimenti suscitati dal mancato rispetto del senso del pudore. Dawn Nicola è la mamma di Alex, un bambino di 7 anni che ama passare il tempo in casa libero dai vestiti. Un atteggiamento, quello del bambino, incentivato dai genitori. Ma non sempre la nudità di Alex viene accolta bene. Dawn racconta che molte mamme di suoi amichetti se ne sono lamentate.

A volte si tratta di una differenza culturale. Katarzyna Psujek vive e lavora in America ma è di origine polacca. Durante una festa in famiglia ha lasciato che i sue due figli giocassero nudi in giardino. «In Polonia è una cosa assolutamente naturale, ma mi sono chiesta: come avrebbero reagito degli americani?».

La componente sessuale legata alla nudità fa sì che molti abbiano paura di potenziali pedofili o, in alcuni casi, di essere giudicati come tali. Kevin Allen lavora come personal shopper e una volta gli è capitato di andare per lavoro a casa di una cliente. La donna ospitava le due nipotine, di circa 5 o 6 anni che, provandosi i vestiti, rimanevano spesso nude. «Essendo gay – dice Allen – sono abituato al fatto che alcune persone mi considerino un pervertito. Ricordo ancora l’imbarazzo che ho provato in quell’occasione, per paura che un mio sguardo innocente potesse essere frainteso e mal interpretato».

Gli psicologi insegnano che sono i genitori a influenzare molti dei comportamenti dei figli. «Penso che ci siano delle regole sociali di buonsenso che orientano i nostri comportamenti – spiega il dottor Katz, interpellato dal quotidiano -. A un bambino che si spoglia durante una festa, per esempio, dovrebbe essere detto che non si fa, non per la nudità in sé, ma perché è comportamento inaspettato».

D’altra parte spesso gli atteggiamenti affettuosi verso i piccoli da parte di adulti che non fanno parte della stretta rete dei parenti vengono mal interpretati. E’ quasi una leggenda l’ “amicizia” tra lo scrittore inglese Lewis Carroll e una bambina, figlia di amici, Alice Liddell. Ma se quel legame su cui, seppure in mancanza di prove, si sono fatte mille illazioni non ci fosse stato non sarebbe nato “Alice nel Paese delle meraviglie”.