VOLANO LE BOLLETTE DI LUCE E GAS, + 2,2 e + 4,6%

Pubblicato il 16 Giugno 2008 - 09:49 OLTRE 6 MESI FA

Il caro-petrolio continua a spingere le bollette della luce e del gas: dal primo luglio le tariffe sono infatti a rischio di una nuova impennata, con aumenti del 4,6% per il gas e del 2,2% per la luce. Se la stima, messa a punto da Nomisma Energia per il prossimo trimestre luglio-settembre, trovasse conferma nell’aggiornamento atteso entro fine giugno dall’Authority per l’energia, per le famiglie sarebbe in arrivo una nuova stangata da quasi 57 euro su base annua: le bollette della luce salirebbero infatti di 10,2 euro l’anno mentre quelle del gas subirebbero un rincaro di 46,5 euro.

AUMENTI – L’ultima parola sull’andamento delle bollette elettriche per il prossimo trimestre luglio-settembre 2008 spetta all’Autorità per l’Energia che, entro fine mese, dovrà rendere noto l’aggiornamento. Nei prossimi tre mesi – spiega Davide Tabarelli, esperto tariffario di Nomisma Energia – le tariffe elettriche sono però attese registrare un incremento del 2,2%. Un aumento che per una famiglia tipo, con 225 chilowattora consumati in un mese ed una potenza impegnata di 3 chilowatt, si tradurrebbe – sottolinea Nomisma Energia – in una maggiore spesa annua di 10,2 euro su base annua.

Sul fronte del gas, invece, l’atteso incremento è ancora più consistente e si aggira sul 4,6%. Vale a dire un aumento del costo del metro cubo che, per la stessa famiglia tipo (con consumi pari a 1.400 metri cubi di metano l’anno) comporterebbe un aggravio, sempre su base annua, di 46,5 euro. La spesa complessiva degli italiani per le bollette della luce e del gas potrebbe lievitare così di quasi 56 euro su base annua rispetto ai livelli attuali. Ed il rincaro si andrebbe ad aggiungere a quelli già scattati – sempre in seguito al caro-petrolio – nei trimestri precedenti che hanno visto, dal 1 ottobre 2007 a fine anno, le tariffe salire dell’1,6% per la luce e del 2,3% per il gas con un impatto sulla spesa annua della famiglia tipo di 30 euro. E che dal primo gennaio sono salite ancora, +3,8% l’elettricità e +3,4% il metano, comportando un ulteriore aggravio di 48 euro sui bilanci degli italiani mentre dal primo aprile scorso hanno registrato un ulteriore rincaro, pari ad altri 56 euro l’anno.

Per quanto riguarda l’elettricità – spiega Tabarelli – le stime si basano sull’andamento dei prezzi di Borsa e dei costi per l’acquisto del gas, principale fonte per la produzione elettrica, mentre per il metano le previsioni sono elaborate in base agli «automatismi tariffari legati a greggio e prodotti petroliferi». «Le stime riguardano quasi tutto l’intero periodo di riferimento per il prossimo aggiornamento dell’Authority», spiega ancora Tabarelli sottolineando che gli attesi rincari risentono fortemente dell’andamento delle quotazioni dell’oro nero. E sono anche limitati, rispetto a quanto sarebbe potuto succedere, dalla forza dell’euro. «Se non ci fosse stata la debolezza del dollaro, valuta di riferimento dell’interscambio petrolifero, avremmo avuto degli aumenti ben superiori a quelli stimati per il prossimo trimestre». Peraltro va ricordato – prosegue – che è «proprio il basso valore del dollaro che contribuisce a spingere a nuovi record il barile di greggio». E anche per il resto dell’anno sul fronte del caro-tariffe le previsioni non sono rosee: «purtroppo – aggiunge Tabarelli – su tutto il 2008 si faranno sentire i record del greggio». Gli aggiornamenti trimestrali si basano infatti – spiega infine l’esperto – sulle medie dell’andamento delle materie prime dei 6 mesi precedenti per l’elettricità e sui nove mesi antecedenti per quanto riguarda, invece, le tariffe del gas.